Creato da follemoreno il 17/04/2009

Il mondo a 6,28 rad

Qui si parla di tutto. Essere così ordinario da chiamare il mio blog "Il mondo a 360°" non mi garbava. Così ho scelto l'equivalente "Il mondo a 6,28 rad"

 

 

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Annozero ha sbagliato? Per me, no.

Post n°2 pubblicato il 17 Aprile 2009 da follemoreno
 

In questi giorno c'è stato veramente un forte dibattito sulla trasmissione di Rai2 Annozero e il suo (schierato) conduttore Santoro. Prima gli attacchi alla protezione civile non sono andati giù a molti, dopo, la fatidica vignetta ha creato una tempesta.

Ieri è andata in onda, seguita da più di 5 milioni di persone, la puntata "riparatrice". Santoro però non si smentisce: nell'ultima sua apparizione, rincara la dose e lo fa con sarcasmo!

Ha fatto bene, il conduttore televisivo, a ribellarsi? La mia conclusione, visto che sono un seguitore (schierato) del programma, è sì. Non me ne vogliano coloro che odiano l'intera trasmissione, compresi ospiti e collaboratori perchè ora spiegherò le mie ragioni in proposito. Per ciò che concerne le critiche alla protezione civile, io credo che in effetti, non ci si sia spinti troppo oltre il limite del buon-costume. Infondo, si è solo sottolineato come, prima dell'avvento del sisma nell'aquilano, non siano stati presi opportuni accorgimenti per evitare il peggio. Opinione discutibile? Forse, ma pur sempre di legittima opinione si tratta. Anche io, personalmente, credo che davanti ai numerosi segnali di pericolo (che possono significare, ad onor del vero, tutto e niente) si sarebbe potuto accentrare nella zona qualche mezzo di soccorso, istruire i cittadini sulle norme di sicurezza più elementari. Il fatto che invece, l'unica operazione eseguita, sia stata diffondere alla cittadinanza il messagio del "non c'è pericolo"come testimoniano i cittadini stessi, non è propriamente stata una pensata geniale. Ieri, su questo tema è andato avanti il confronto e sempre civilmente, si è discusso (cosa lecita) sull'operato della protezione civile.

Il tema più scottante però, è forse stato quello del vignettista Vauro e della sua sospensione dal programma. La settimana scorsa, il satirico collaboratore di Annozero aveva causato l'indignazione di mezza italia con una sua vignetta. Essa ritraeva un triste uomo (forse, un becchino) con in mano una pala. Davanti a lui, una interminata fila di bare in uno sfondo di distruzione. "Aumentare la cubatura" si legge in alto. "dei cimiteri" afferma l'uomo. Ed ecco il finimondo. "Ha offeso i parenti delle vittime", "Ha dissacrato questo momento di solidarietà nazionale", "Ha utilizzato la tragedia a scopi politici": queste le voci che si levano dalle gerarchie e dai comuni cittadini. Ma Vauro, ha veramente offeso? Io, credo di no. Dalla vignetta si evince chiaramente come l'intento di quella satira non fosse minimamente improntato a far sorridere; l'intento era, invece, quello di far riflettere. Pare non sia andato buon fine: pochi hanno riflettuto o forse sono io ad essere incapace di ragionare in maniera seria. Si voleva far comprendere come cinquant'anni di politiche edilizie sconsiderate abbiano avuto l'ennesimo epilogo in questa tragedia e si evidenziava, come l'ultima soluzione del governo Berlusconi non potesse essere meno adatta. Da qui, l'amaro commento "dei cimiteri" visto che ormai, il dolore e la distruzione, non si possono più cancellare. Ho notato, per l'ennesima volta, quanta ipocrisia ci sia nel nostro paese. Certo, siamo rimasti tutti colpiti dalla solidarietà e vicinanza che siamo stati capaci di esprimere l'uno con l'altro ma è questo un buon motivo per lasciare che il nostro pensiero si allontani da ciò che ha causato il disastro? No. Così come l'onorevole Di Pietro in Parlamento, non ha taciuto...nemmeno Santoro lo ha fatto e così, ha attaccato quei costruttori che non hanno costruito, quegli ispettori che non hanno ispezionato, quei legislatori che non hanno fatto le leggi e quei funzionari che non hanno fatto applicare le poche esistenti. Il nostro amore per l'Abruzzo, la nostra solidarietà e i nostri pianti non serviranno in futuro. A niente. Non serviranno quando dovremo piangere per Messina o Reggio Calabria, non serviranno quando dovremo piangere per Napoli o per Campobasso. Gli unici che hanno pensato al futuro sono stati accusati di essere quelli fuori dalla norma. Per colpa di una vignetta che supportava la causa dei terremotati, un vignettista è stato accusato di offendere i terremotati che, probabilmente, sono molto più adirati con chi ha fatto crollare le loro case e spezzato le vite dei loro cari. Questi ultimi, spezzeranno altre vite ma almeno consoliamoci con il fatto, che non lo verremo mai a sapere.

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