Città-ragnatela

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Mettiti comodo, ho una cosa da dirti. Questa volta davvero, prima che la montagna si arrabbi. "Così, é finita anche stavolta," e guardi in su."Non é neppure ancora estate," io guardo te che guardi in su."Ma lo sembra. Come se aspettasse sempre questo periodo, per toglierci di torno."Solo un puntino, ma sanguina."Ricordi quella volta in cui ho perso le chiavi della macchina, e quell'altra in cui ho trovato il parabrezza in frantumi, e poi quando mi hanno investito...""Ricordo. Non ero io a portare sfortuna, non riapriamo quel discorso.""Volevo solo dirti che...""Ci sono meno stelle, sembra.""Troppi desideri caduti.""Forse ci ripenso e me ne vado. Convincimi a restare.""Non hai dove andare, ormai manca poco.""Fa più caldo. Dove finiremo?""Spero in un corpo più fortunato, per me. Tu starai bene ovunque, perché niente ti rende felice.""Guarda," il mio dito é un verme galattico che nuota in cielo. "Comincia. Pop-corn?""Zitta. Godiamoci lo spettacolo." E finalmente mi abbracci. Rimaniamo così. Per almeno quattro secoli.