Città-ragnatela

Post N° 358


SULLA BELLEZZA  Non mi piace far nomi a meno che il rapporto che ho con la persona che nomino non sia già collaudato, frivolo quanto basta e profondo quando serve, gente insomma che io possa prendere in giro quanto mi pare senza temere che se la prenda, o a cui possa dire qualcosa di carino senza sentirmi rispondere che ho provocato un arrossamento cutaneo. Non sono molte, le persone così. Non che critichi le altre, anche perchè ogni scambio è in continua evoluzione, e a volte basta una parola, a volte è sufficiente esserci al momento giusto pur senza dir nulla. Toccare le corde giuste.Pensavo alla Bellezza che tante volte c'è e non si vede, alla bellezza che tutti son bravi a notare ma che lascia l'amaro in bocca per ciò che non è stato visto.Pensavo ad una persona molto bella che non crede affatto di esserlo. Vorrei prenderla per mano e mettermi con lei davanti ad uno specchio e dirle 'Questa sei tu'. E non dirle che se prima non si vede bella lei, nessuno potrà farlo. E' il senso di impotenza che toglie le forze e infiacchisce. Dirle che Bella lo è, e che prima o poi anche gli altri le diranno di averlo sempre saputo, ma che non avevano il coraggio di dirglielo perchè temevano fuggisse. Pensando ad uno scherzo. Dirle che occhi belli non sono quelli blu, ma quelli che hanno la notte serena dietro. Dirle che bella è colei che ha la levità di Biancaneve, non la sua pelle bianca.«DEVE ESSERE scomodo essere fatti di carne», disse lo Spaventapasseri, soprappensiero, «perché voialtri dovete dormire, mangiare e bere. D’altro canto, avete il cervello, e senz’altro pur di poter pensare come si deve vale la pena di sopportare molti inconvenienti»