Città-ragnatela

Post N° 359


IL CASTELLO di H.C'era una volta un castello. Una rampa di scale portava su, un'altra giù, e mille porte si aprivano da sole, e intanto altre cento si richiudevano. Duecento quasi cantavano, e trecento raccontavano alle altre quattrocento, che ascoltavano incantate. E, quando era notte, dalle cornici dame velate poggiavano piedi rosa su pavimenti freddi. E dal piano una melodia di vento, e tende pesanti si spostavano per far entrare l'uomo. Nella stanza grigia sedeva e restava così, immobile. E chiamava i bambini, e loro accorrevano. E, lungo i corridoi viola, gran signori aprivano le danze porgendo mani di seta a signore trasparenti come fumo.Violini suonati dalla pioggia li accompagnavano, e mille scale sparivano, altre mille erano di vetro. Specchi vestiti di velluto dormivano ciechi negli angoli bui, aspettando una mano, gemendo d'argento. L'uomo nero al piano, tende di stelle a nascondere la pioggia e la collina bluastra, e bambini intorno, alle sue spalle, guidavano sui tasti le sue mani sorde.