Città-ragnatela

Vagherai


Mio padre é certamente l'essere più taccagno del cosmo. Così tirchio da telefonare a mia sorella Malvagia perché mi riferisca che lui non mi chiamerà più. Tanto avaro da piangere con un occhio solo, quando é morta mia madre. Una sera gli ho detto:"Così sia!" e lui non ha risposto. Mi guardava con la bocca semiaperta in quella sua sorta di smorfia da beduino mascalzone, poi ha cominciato a pulsargli la vena, quella sulla tempia che odio veder pulsare, tanto che per contagio inizia a martellare anche la mia. Per evitare tragedie me ne sono andata, ma non prima di avergli detto: "Vagherai per mari e monti e quattro formaggi, e non troverai un posto che tu possa chiamare casa, nè sollievo. E che ti caschi una di quelle grosse mani," ho aggiunto per sicurezza.Ma vago anch'io, poiché Malvagia ha occupato la casa e cambiato la serratura e così succede che un giorno incontri un paguro. Grottesco e pallido più del normale, col corpo mutilato e ritorto e spinto a forza in fondo alla base di una lampadina."Non hai trovato conchiglie?" gli domando, commossa."Non sai quanto consuma una conchiglia? Tralasciando, poi, che le migliori sono occupate."C'é un'ombra proprio lì, sopra la bocca. Un folto paio di baffi."Papà!"