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morto il re del pop...


Circa 24 ore fa, Micheal Jackson moriva. All'età di cinquant'anni. Il più grande, forse il padre, della musica Pop. Lui che già dall'età di cinque anni calcava i palchi e cantava. Componeva musica e veniva umiliato e piacchiato dal padre avido e violento. Nato e vissuto in una vita ambigua, fra successo e fama e scandali. In una sola parola: Micheal Jackson.La notizia ha intasato Twitter e siti di media americani. Che ha intasato le menti dei suoi più grandi fan. Una notizia sconvolgente che ferma tutto il mondo. Solitamente la morte di un personaggio famoso porta stupore e grande vociferare per qualche ora, poi basta. Poi solo i fan ne parlano. Ma con Jackson non è così, non può essere così.Micheal Jackson, colui che con il cd di Thriller (1982) ha venduto 109 milioni di copie, è senza dubbio stato il migliore cantante pop mai esistito. Se Madonna è la regina del pop, lui era il re, e forse chi ha dato l'inizio a tutto questo.Un uomo pieno di talento in tutte le sue qualità, ballare, cantare, comporre e anche produrre. Un uomo pieno di ambiguità, la pelle, gli scandali e le follie. Un grande uomo, che ha saputo esprimere il suo lato artistico al meglio, ma che non è riuscito a ripararsi dalle speculazioni, come il processo che nel 1993.E' difficile definire chi era questo piccolo bambino nero che in cinquant'anni di vita ha saputa creare tanto e stupire altrettanto, per la sua musica, le sue performance e i suoi scandali. La morte non poteva che arrivare in questo modo, attornato dai suoi fan e dai media che l'hanno inseguito per tutta la vita.God Sleeping, Micheal.