CARICO A CHIACCHIERE

ERA ORA!


 O come godo, come godo, sapendo come soffrono, come soffrono!!! Proprio così: marchi internazionali come Puma, Timberland, Asics, Adidas, Reebok stanno patendo un brutto quarto d'ora in quel di Shangai in Cina. I lavoratori della  Yue Yuen, una grande  azienda che lavora per loro producendo scarpe, sono sin dal 5 aprile, in agitazione ricorrrendo anche allo sciopero. Sessantamila  persone che bloccano una fabbrica in Cina, sono un primato, un "nuovo" modo per rivendicare trattamenti più consoni e oserei dire più umani, alla stregua degli operai occidentali. Sembra ieri, quando, sfruttando anche  il lavoro minorile in  nazioni  mal messe economicamente,  i colossi e le mutinazionali,  invasero quelle zone socioeconomiche deboli, per mettere tutti nella condizione di lavorare: anche i bambini!! Con una manciatina di dollari, tutti schiavizzati e pronti a darsi oltre il dovuto "sindacale" dell'occidente. Certo, avere scarpe griffate a molto meno del loro solito prezzo di mercato, faceva piacere a tutto il mondo intero. E più sapevamo e vedevamo gente oppressa sul lavoro, mal pagata e sottostimata, e più compravamo gli oggetti del nostro desiderio!!! Bene, oggi applaudo perchè ci sono  i presupposti, per iniziare una nuova era in quella Cina, troppo invadente e molto concorrenziale, visto che i lavoratori sono senza assicurazione e previdenza sociale giusta e comparabile alle pessime condizioni di lavoro. Infatti, la maggior  rivendicazione riguarda la maggior parte dei lavoratori della Yue Yuen perchè vengono da altre provincie vicine e per la legge cinese, l'assicurazione non può essere trasferita in altre  zone, pena l'aggravio di una tassa supplementare. Insomma, una bella battaglia sindacale: da una parte i grandi marchi che stanno perdendo molti soldini con il fermo del lavoro e con  la preoccupazione di aumenti, dall'altra la Yue Yuen che non vuol cedere sulle richieste legittime e infine,  i lavoratori che tengono duro imitati  da altri colleghi di tante provincie della vasta Cina. Spero e mi auguro che sia un segno di civiltà e di rispetto per chi lavora sodo, un buon viatico per adeguare le politiche commerciali di tanti colossi mondiali, nel pieno rispetto  del  lavoro di tutti.In questo caso, consentitemi un replay: come godo, come godo!!!! "Lavoratori di tutto il mondo unitevi! Ma durante le vacanze sparpaglietevi".  (Marcello Marchesi )