“Bang bang clack-clack-clack puckapuckapuckapucka...”. Scommetto che non sapreste attribuire, così all’impronta, a cosa corrisponde il rumore che ho appena descritto. AhAhAhAhAhAh!!!! Effettivamente, non è facile far intendere, con delle lettere dell’alfabeto, il rumore che produce una macchina da scrivere mentre è in uso. Un piccolo appunto: continuerò il post scrivendo macchina da scrivere così come ormai abitualmente si dice; in realtà la macchina non è da scrivere ma è per scrivere! Ebbi modo, con un vecchissimo post, di fare una sorta di apologia per la Olivetti “Lexicon 80” e per la “ lettera 32”: una l’ho usata per decenni e decenni al lavoro e l’altra la posseggo ancora intatta a casa. Un cimelio da conservare gelosamente non solo per la storia che rappresenta, ma per la diffusione di massa che ha portato tantissimi italiani alla scrittura meccanica. Insomma e ribadisco, senza vergognarmene, che sono un cultore della macchina da scrivere. Altro che PC, due soli modi per scrivere: a mano o con la fedele Olivetti. La notizia di questi giorni è curiosa oltre che interessante: per i nostalgici come me, è possibile scaricare gratuitamente una app che consente di riprodurre tastiera e rumore della macchina da scrivere sull’ IPad: “Hanx Writer” è il nome della applicazione ed è subito un successo su ITunes Stores. Raga’, pare che il rumore : “Bang bang clack-clack-clack puckapuckapuckapucka...”, procuri più piacere di un orgasmo per chi ha nella testa il classico ticchettio dei tasti. Inoltre la riproduzione dei tasti sull ‘IPod, è fedele e corrispondente. Sapete chi ha inventato questa app? L’attore Tom Hanks, collezionista di macchine da scrivere, appassionato cultore della scrittura meccanica. “Il suono della macchina da scrivere è come una musica che aumenta la creatività”. Sostiene il bravo Tom e sono perfettamente d’accordo con lui! Nostalgia e processori tecnologici, si mixano perfettamente fornendo la facile illusione di scrivere restando connessi con la pagina e allo stesso tempo, provando sensazioni ed emozioni ormai sopite, per una scrittura del passato e mai dimenticata.