CARICO A CHIACCHIERE

SE NON CI FOSSE STATO LUI...


Mi sono recato in clinica, come del resto faccio due  volte all'anno, per  farmi visitare dal medico specialista che si prende cura di me da tempo ormai. Un caro amico che apprezzo e stimo per la  sua professionalità espressa da quando  lo frequento. Per la prima volta però, mi sono incontrato con un medico mai visto prima,  provvedeva a sostituire il "mio" dottore impegnato all'estero per un convegno. A parte l'iniziale disagio, ho accettato di buon grado la "faccia nuova", senza farmi assalire da pregiudizi. Ovviamente  giusto per conoscermi meglio,  scrutava la mia cartella personale e mi poneva  domande per avere una visuale completa della mia patologia. Tutto tranquillo, una persona  deliziosa,  di mezza età, disponibile e  alla mano come piacciono a me.  Dopo la conversazione, come di consueto, mi ha fatto sedere sul lettino a torso nudo e con il suo fonendoscopio ha cominciato ad auscultarmi in tutti i punti solitamente interessati. Mentre io diligentemente eseguivo ciò che mi chiedeva di fare e lui era alle mie spalle,  ad un tratto mi chiede: - Il suo nome è? - Carlo. Rispondo...un po' sorpreso. - Quanti anni ha? - Cinquant'otto, rispondo sempre più stupito....Poi, sempre auscultando  la schiena col fonendoscopio: - Dica trentatre'... e io, prontamente e senza riflettere più di tanto: - Sa, dottore, io lo dico anche, ma non mi crede nessuno...Insomma, le battute sono divertenti, ma  la mia uscita secca,  è stata dettata da un "lapsus freudiano" oppure siamo tutti portati ancora a mentire sulla nostra vera età?