CARICO A CHIACCHIERE

CHI SALE E CHI SCENDE....


Ci sono situazioni  nella vita che se non vissute  in prima persona, sulla propria pelle, è difficile presumerne sviluppi e reazioni. Valeva anche per me, almeno fino all'altra mattina, quando per la prima volta in vita mia, sono rimasto "bloccato" nell' ascensore dello stabile dove è sito lo studio del mio medico. Premessa: trattasi di uno stabile moderno, 12 piani, tre ascensori, molti uffici, poche abitazioni e tanti studi professionali. Sono nell'atrio, sono le 7.45 e ho appuntamento alle otto. Chiamo l'asensore e aspetto che scenda. Nell'attesa mi raggiunge una bella signora, trafelata con indosso solo una gonna e una camicetta: presumo lavori in uno dei tanti uffici presenti nello stabile, non potrebbe andare in giro così  senza un "qualcosa" addosso. Mi si affianca  con la chiara intenzione di usare il "mio" ascensore. Come spesso accade, in situazioni del genere molto  imbarazzanti,  io roteo il capo, faccio finta di guardare con interesse un po' qua e un po' là e cerco volutamente di non incrociare il suo sguardo. La porta finalmente si apre e con il mio solito fare le indico con il gesto della mano di accomodarsi: "Prego..." dico, lapidario ma cortese. Lei mi accenna un sorriso, mi sopravanza ed entra, io la seguo a ruota non mancando di avvertire il suo profumo: penetrante quanto basta con una pervasione moderata e sensibile, un buon olezzo! Mentre le nari ringraziano, le pongo la fatidica domanda: "Che piano prego?". Anch'io questa volta ho impostato un sorriso da...ebete perchè così  appare il mio grugno quando abbozzo un sorriso.  Selezionati i piani, l'ascensore parte e dopo pochissimi secondi si ferma: "Porca pu...ccetta!" Ho biascicato correggendomi appena in tempo. Non l'avrei mai supposto eppure....eppure dovevo intuirlo. Che dovevo o potevo fare se non cogliere la grande opportunità? Solo questa poteva essere la conclusione di una grande avventura. Sono sempre un gentleman... http://youtu.be/D073piP0W5Y