CARICO A CHIACCHIERE

LA SOLITUDINE DEL...NUMERO PRIMO


 Se posso essere sincero, non pensavo sarebbe mai accaduto. C'è sempre una prima volta, ma per una circostanza importante quale la ricorrenza di un compleanno, non avrei mai supposto che il fato, il destino, il caso avverso, ci avrebbero posto in questa condizione. E' la prima volta dal 15 gennaio del '68 che non festeggiamo insieme il tuo compleanno. Non è colpa di nessuno, la tua lontananza improvvisa è stata obbligata, capisco e me ne dolgo. Resta tuttavia la constatazione ovvia, la riflessione dettata da queste ultime giornate da solo a casa, uomo solo in gabbia: pc, mangiare e dormire. Mi mancano le baruffe con te, mi sono parlato addosso come non mai e senza nemmeno guardarmi allo specchio. Sono stufo, non posso chiederti di tornare perché la tua presenza nella città eterna è indispensabile, ma lo sei anche per me e sento di non poter prolungare l'attesa e la solitudine. Gli auguri per telefono non sono uguali a quelli "live", anche se intimi, non saranno mai a...stringere la persona amata. Mi manchi e soprattutto manchi tanto a queste pareti, a queste stanze a questi bagni a...questa cucina. Torna, 'sta casa aspetta a te...sapessi!!!15/01/15 ore 20.30