CARICO A CHIACCHIERE

QUALE POSTO MIGLIORE?


 Quando si dice la sfiga:  per quanto io abbia amato mia suocera (riposi in pace), non sospetterei mai sue cattive intenzioni nei miei confronti. Non è ciò che avrà pensato la suocera di un pensionato settantaquattrenne, tale Stephen Woytack cittadino americano dello stato della Pennsylvania, quando l'ha visto arrivare al cimitero per la solita visita Pasquale. Il buon Woytack in compagnia della moglie, ha raggiunto la tomba della suocera e come consuetudine,insieme hanno cominciato a pulire e riordinare per deporre i fiori freschi. Ad un tratto la moglie ha tentato di legare una croce alla grande e imponente lapide posta in alto: improvvisamente, forse per il peso aggiunto, la lastra si è staccata colpendo in pieno il povero pensionato. L'eccessivo peso l'ha letteralmente schiacciato uccidendolo all'istante. A nulla sono valsi gli immediati soccorsi. Poiché io vivo di fatalità e cinismo, supporrei che le possibilità siano tre: pura e spietata fatalità, semplice e atavica antipatia per il genero, o ancora, predilezione partigiana per la figlia che poverina sopportava da decenni il malcapitato, insomma, gli ha dato una mano per...toglierlo d'attorno. Io sulla scorta di quanto è accaduto, ho già anticipato al mio 51%: "Amo', da tua madre d'ora in poi ci vai da sola, io ti aspetto più in là, dove sono sepolti i miei!". E lei candidamente: "Va bene Carle', facciamo così come dici, però ti consiglio di essere prudente, recentemente ho notato gravi lesioni al mausoleo della tua famiglia! Occhio che ti curano!". Azz!!! Io d'ora in avanti non andrò più al cimitero...pregherò a casa!!!