CARICO A CHIACCHIERE

PARITA' DI GENERE ANCHE... NELL'ARIA


 Tra tutte le gatte da pelare e le rogne che Renzi ha da affrontare, ora è il momento che il nostro leader decida di badare a qualcosa di meno importante della riforma del senato e di tutto ciò che bolle in pentola; ora c'è un'emergenza molto più pressante e riguarda tutte le donne. Insomma, un problema di par condicio che mette in gioco la buona salute delle femminucce specie nei luoghi di lavoro. E' noto che i condizionatori, sin dagli anni sessanta, siano stati tarati tenendo conto del classico "comfort termico", ovvero, preso come campione un uomo di 40 anni con 70 kg di peso, si è stabilito, per ragioni di metabolismo,  che il valore termico sia di 21 gradi per poter godere appieno dei benefici del climatizzatore. Purtroppo, i maschilisti dell'epoca, se ne sono fregati beatamente delle donne e oggi si scopre che le signore, per godere con il loro metabolismo dei benefici, devono fissare la temperatura a 24 gradi. Apriti cielo, e mo' come facciamo? O le donne crepano di freddo, o gli uomini soffrono il caldo, oppure si cambia la temperatura da prefissare. Macchè, i maschietti non ne vogliono sapere, le femminucce men che mai, allora è guerra!!!! Ecco perché è necessario che per legge si stabiliscano i nuovi e paritari valori per l'aria condizionata. E se si scegliesse da buone e comprensive persone di mediare i tre gradi di differenza, con un valore che si stimi intorno ai 22,5 gradi accadrebbe qualcosa di anormale? I maschi andrebbero in ufficio con bermuda e maglietta mentre le donne toglierebbero tutto il pesante che oggi sono costrette ad indossare per i 21° troppo freddi? Insomma, dobbiamo per forza scomodare Renzi con la classica e consunta battuta: "Matte'...fa' freddo...governo ladro!"????