CARICO A CHIACCHIERE

DIMMI CHI TI TUTELA E...


 Alcuni giorni or sono un periodico importante come l'Espresso, ha posto all'attenzione del suoi lettori dati importanti ma non completi perché la cortina fumogena è poderosa, inviolabile; intanto qualcosa in più si sa e finalmente la spessa coltre che copriva le segreterie dei sindacati, ha cominciato a scivolare impietosamente portando alla luce dati stravolgenti per la loro complessità e per la congruità. Insistendo ancora la oscura posizione economica dei nostri battaglieri sindacati, da conti più o meno approssimativi, pare che dalle tessere dei lavoratori iscritti, entrino per la CGIL 740 milioni all'anno, per la CISL 600 milioni e per la UIL 315 milioni. Loro, incazzati come bestie negano, confermando cifre molto ma molto inferiori...e intanto i rendiconti ufficiali che dovrebbero essere a disposizione di tutti, restano mistero della fede. Insomma, ammettendo errori ed omissioni, dai tesseramenti  si calcola che entrino circa 1.7 miliardi di euro all'anno. Poi v'è il danaro pubblico che affluisce nelle casse sindacali attraverso rivoli, rii e grondaie varie, sotto forma di sovvenzioni ai CAF che non avrebbero diretto collegamento con i sindacati  ma che riportano ad essi tutto e di più. L'anno scorso l'Espresso calcola che dallo stato siano stati erogati al CAF della CGIL 42 milioni, a quello della CISL 38 milioni e infine al CAF della UIL 15 milioni. Ovviamente non sono calcolati i contributi volontari dell'utenza a cui forniscono assistenza. Pertanto solo dallo stato (cioè noi) i CAF percepiscono ad occhio e croce 95 milioni. E non finisce qui, ci sono i patronati che assistono gratuitamente gli associati: nel 2012 l'INPS ha versato nelle loro casse oltre 400 milioni di euro, esentasse per un norma che non si comprende bene dove, come e quando sia nata! Insomma, una palude melmosa, imperscrutabile a causa delle ombre che risiedono e che non rendono leggibili i loro bilanci. Oggi, tutti devono rendere abbordabili questi documenti che raccontano, anno dopo anno, i movimenti, le entrate e le uscite, gli emolumenti degli enti, delle istituzioni e di tutti quegli organi che interessano i cittadini. L'Espresso ha azzardato delle cifre molto approssimative ma attendibili perché si basano su calcoli matematici. Se i sindacati non sono d'accordo sulle cifre perché non dimostrano con i documenti necessari che sono fuori da ogni logica? Facciano una bella parte, ci diano la grande soddisfazione che tutti ci aspettiamo. Sarebbe un bel gesto che tranquillizzerebbe gli italiani. Ah, a proposito, sappiate anche che le pensioni dei sindacalisti, se fossero erogate come quelle di tutti gli italiani, sarebbero più leggere del 27%. Concludendo, tutti questi miliardi che girano per le nostre tre più importanti insegne sindacali, non sono troppi? I lavoratori sappiano esattamente da chi sono protetti, chi li rappresenta e chi si abbuffa (eventualmente) più del necessario, visto che tutti devono tirare la cinghia.