CARICO A CHIACCHIERE

FELICE E PRODIGIOSO 2016


 Lo facciamo tutti indistintamente, poi che si mantengano o meno, beh...non è da tutti. I buoni proposti fanno parte di un classico rituale che prevede il riconoscimento sincero da parte nostra di limiti, pecche, mancanze e abusi per cui ogni inizio d'anno è opportuno assumere l'impegno con se stessi, per evitare ciò che riconosciamo in piena coscienza e che vorremmo evitare, eliminare con il prosieguo dell'anno 2016. Ecco, se posso essere sincero, ciò che mi preme di più è un impegno semplice quanto significativo: essere più presente con la mia famiglia, con i miei cari e con i miei amici. Intendiamoci bene, io già sono presente, nel complesso e nell'insieme della mia vita sono là con loro, eppure certe circostanze a volte inducono ad una presenza fisica più che spirituale, una presenza distratta e compiacente più che partecipativa e coinvolgente. Viviamo tutti questo "male" del nostro tempo e con tutta franchezza, ci sono giovanissimi in particolare che ci sguazzano alla grande in questo brodo di cultura. Cogliete l'esempio che vi propongo: La signorinella è una tipica ragazza del nostro tempo e impiega un po' di tempo a capire che in certe situazioni, in certi momenti particolari, non è importante la presenza quanto l'esserci con anima e corpo, partecipare e condividere. Ebbene, meglio tardi che mai: lo smartphone immancabile nella vita di tutti, l'amico fedele e insostituibile, può essere messo da parte, anzi, la giovane ne fa un bel pacco dono e rende felice il suo papà. Questo è un grande proposito, una volontà espressa con decisione. Pertanto, se vi mancava un buon proposito da coltivare, a partire da oggi tenetevi caro il cellulare ma sappiate rinunciare ad esso quando è necessario...esserci! Questo vale per tutti, adulti e ragazzi anziani, giovani, bambini e...neonati. Ne ho visto uno uno uscire dalla sala parto già con il suo smartphone personale tra le manine innocenti.