CARICO A CHIACCHIERE

SIAMO CAMBIATI ALMENO UN PO'?


 L'erotismo è vecchio come il mondo e conosciamo quali e quanti abbiano scritto sul tema. Le pubblicazioni scritte, le prime ad essere editate, risalgono alla fine del XV secolo mentre i manoscritti erotici sono presenti sin dagli arbori della civiltà e non erano a disposizione di tutti. L'erotismo, da non confondere con la pornografia, è materia seria e tanti illustri scrittori si sono cimentati a scrivere e a descrivere come l'erotismo sia arte vera e propria; racconti o immagini iconografiche come "Il Decamerone" del nostro Boccaccio e il Kama Sutra orientale, sono punti di riferimento imprescindibili, insieme a tanti altri lavori di celebri autori universali. Oggi tra le sfumature diverse dei colori, il grigio docet, a proseguire il filone dell'erotico nella letteratura, ci pensano i vari poeti e i tanti narratori. Ricordiamo Nabokov, Aury, Anais Nin, Grandes, Arsan, l'italiana Bruna Bianchi con lo pseudonimo di Una Chi e tanti altri ancora. Insomma, ciò che si considerava ormai materia del passato, è in realtà corrente, attuale e alla portata di tutti o quasi. Sono cambiati i tempi e gli approcci e ci adeguiamo secondo le correnti imposte dai media e dai social network. La domanda è: "Come vi ponete verso la letteratura erotica? Disdegnate la lettura e/o la visione di un lavoro erotico? Non vi interessa affatto? Vi interessa marginalmente e solo per per caso?". So di non poter chiedere sincerità alle vostre risposte, paghiamo ancora dazio al nostro essere bigotti e riservati, tuttavia, proprio perché nel volgere di oltre 60/70 anni sono caduti molti tabù, la nostra ipocrisia verso l'erotico rimane la stessa o abbiamo abbassato un po la guardia? Siete imbarazzati? Provate timidezza nell'affrontare l'argomento? Beh, provo a smuovere il torpore, la vostra perplessità bigotta e ancestrale, mostrandovi uno dei capolavori della letteratura erotica: il più sintetico, il più breve, il più lesto dei libri mai scritti, uno schizzo insomma: