CARICO A CHIACCHIERE

UN COLORE TANTE STORIE


 Ieri sono stato in centro con i miei pards: una passeggiata a piedi che ci mancava da un bel po'. Come vi è noto, il centro di una città è sempre movimentato, trafficato e ipercaotico: nella mia città poi, il centro è particolarmente speciale. Il buon Gioacchino Murat, cognato di Napoleone, ebbe il grande ardire di disegnare la città nuova, la parte che doveva poi allargarsi portandosi dalla città vecchia sul mare, verso l'interno. Cosa escogitò il nostro caro Murart? Una città a scacchi: se vedete Bari dall'alto noterete un grande quadrilatero perfetto, e non a caso ancora oggi, si chiama quartiere Murat oppure borgo Murattiano. Una cazzata che all'epoca fu definita geniale, ma oggi resta solo una bella visione dall'alto e niente di più! Un isolato, un incrocio, un incrocio, un semaforo. Cosa comporta tutto questo? Che bastano venti macchine per creare un problema di viabilità e peggio ancora, quei dannati semafori non conoscono il sostantivo sincronizzazione. Comunque, con Sugo, Vitozzo e Gianci, si parlava dell'annoso problema, anche se negli ultimi anni ormai si va in centro a piedi, e ci è venuta un' idea balzana, una prova fisica che abbiamo voluto testare in un momento in cui ci era favorevole il grande traffico festivo di auto e di tantissima gente che passeggiava a piedi. Abbiamo deciso di attraversare la strada con il semaforo rosso!!! Una bella prova di coraggio ma nel contempo, un'azione che ci serviva per giungere ad una conclusione:
 Infatti, noi abbiamo attraversato con il rosso e...la gente ci è venuta dietro!!!! Quindi? Siamo quelli che si distraggono? Quelli che se ne fregano dei semafori e delle regole? O siamo quelli che quando hanno fretta, se ne fottono di tutto e di tutti e vanno comunque? Il popolo "bue" esiste veramente? E come accaduto per il semaforo, se la palla va in fallo, tutti in fallo? E se la palla va in rete...tutti in rete?