CARICO A CHIACCHIERE

SCIOPERI: DIRITTI E DOVERI


 Giovedì 22, uno sciopero di 24 ore deciso da sigle sindacali che racimolano un manipolo di iscritti, ha reso difficile viaggiare con la compagnia Alitalia. I sindacati maggiori, quelli più corposi, hanno evitato lo sciopero perché avevano raggiunto un accordo di massima con l'azienda. Ovviamente, Alitalia ha provveduto a contenere i disagi di chi doveva volare e si è attivata per limitare al minimo tutti i fastidi e le noie conseguenti allo sciopero. Non posso esimermi dal definire questo tipo di protesta oltraggioso e offensivo: ormai da noi in Italia, si subisce lo smacco sindacale perpetrato senza alcuna reticenza e preoccupazione, senza alcun vaglio e non tenendo conto dei gravi problemi che si creano contro chi si muove per lavoro e necessità. L'autunno sta per avviarsi e come consuetudine la parola sciopero, a prescindere da tutti i sindacati, ricorrerà più spesso, quasi alla noia, nei TG, sui media e in rete. Siamo ostaggi, siamo prigionieri e specie quando gli scioperi coinvolgono servizi ai cittadini, i disagi sono creati apposta. Pensateci su: non possiamo essere "governati" dallo stato che fissi regole e norme, no, sono i sindacati che arbitrariamente e liberamente, decidono come "trattare e punire" il cittadino. C'è un problema? Sciopero! L'altro giorno purtroppo, è deceduto un giovane operaio all'Ilva di Taranto, ebbene, hanno scioperato! Si sciopera anche per "simpatia, empatia e solidarietà". Scioperano per un problema a Canicattì? A Pescasseroli, per essere vicini e solidali agli scioperanti siciliani, scendono in piazza anche loro. Pertanto sarebbe giusto chiarire: lo sciopero è uno strumento giusto e legale, istituito per garantire a tutti i lavoratori diritti sociali, civili e democratici. Scioperare è quindi un sacrosanto atto che serve alla tutela dei loro diritti inalienabili. Quindi se in una fabbrica si proclamano ore da trascorrere con le "braccia conserte", ci si organizza e si procede: tutti davanti ai cancelli per protestare e vantare i propri diritti. Ma perché un libero sciopero deve essere giustamente indetto e arbitrariamente i lavoratori devono rendere la vita difficile ai cittadini? Non solo quando impediscono il normale svolgimento e l'erogazione dei servizi come luce, gas, trasporti, ma soprattutto, perché quando devono scioperare, fanno i cortei al centro delle città, sulle strade importanti, sulle vie di collegamento ecc.ecc.? Dicono: "Lo facciamo apposta per coinvolgere tutti nei nostri problemi e ricavarne almeno la solidarietà della gente!". Ma che kazzo dite? Voi alienate e inibite il mio diritto a muovermi che è esattamente uguale al vostro diritto a scioperare! E io, dopo essere stato danneggiato perché non ho volato, non ho viaggiato per lavoro o per necessità, non ho potuto transitare da quella via o andare in quella strada perché c'eravate voi con fischietti e capellini, mi dite che cosa possa provare per voi? Solidarietà e comprensione? No, mi spiace: chi limita, nega e sputa sui miei diritti, non merita alcuna comprensione. Andate a scioperare in aperta campagna, non darete fastidio a nessuno, l'azienda per cui lavorate saprà che scioperate e avrete anche il mio appoggio...mentale! Abbiate la compiacenza di riconoscere i diritti degli altri se volete che siano riconosciuti i vostri!