CARICO A CHIACCHIERE

PERFEZIONI IMPERFEZIONI SOLUZIONI


 Nella vita abbiamo sempre da confrontarci con inghippi, imprevisti, avversità, problemi, ansie, paure e... fato. Quante volte se accadesse uno dei casi citati,ci sorprendiamo a borbottare: "A saperlo prima..." oppure: "Accidenti, perché proprio a me!". O ancora, quasi a sapere chi sia il mandante:  "E dillo che ce l'hai con me?". Abbiamo modi diversi per reagire, ognuno di noi mette in campo il suo carattere e si comporta di conseguenza. Mi fanno ridere coloro che pensano e immaginano una vita perfetta, coniugata al meglio delle possibilità, senza problemi e senza paure, tranquilla e senza scossoni. Ma che vita sarebbe? Che vita potrebbe mai essere se il nostro indirizzo fosse "Paradiso, in fondo a destra, complesso -Villa Eden-"? Ecco come oggi ancor più di ieri, siamo così sensibili alle contrarietà, così fragili davanti all'improvviso handicap che partiamo subito in quarta: "Mado' e mo'? Come faccio?". Panico, paura di rimanere soli, desolazione infinita attorno a noi. Eppure, se la fiducia non fosse soverchiata dalla paura, dalla errata convinzione che siamo disarmati e impreparati, passivi e incapaci di risolvere anche il più piccolo problema, il più fesso contrattempo o il semplice caso che ci fa perdere un bus, un bottone della camicia mentre siamo fuori, e se potessimo impadronirci solo per poco di quella calma necessaria per capire se c'è un vero problema, ne vedremmo delle belle nelle nostre reazioni non più istintive e incontrollabili. Basta poco, contare fino a cinque e trovarsi magari di fronte alla soluzione:
 Quante matite potremmo salvare  se le nostre reazioni fossero più riflessive, meditabonde, scevre dalla paura e dall'ansia?