CARICO A CHIACCHIERE

"O LORO O NOI"...ALLORA VOI !


 Capisco i problemi, comprendo gli animi esacerbati, sono anche propenso a schierarmi dalla parte di coloro che non vogliono una quindicina di immigrati nella loro comunità perché in tutto loro...sono in dodici, ma tirare in ballo i bambini, immischiarli in beghe e posizioni oltranziste con decisioni estreme e incongruenti, allora significa che siamo talmente coinvolti dal problema immigrazione e clandestinità che sarebbe opportuno darsi una calmata prima che si arrivi a battaglie tra poveri. In un istituto scolastico di Cagliari gestito da suore, sono appena arrivati in una classe due ragazzini soli, orfani e senza nessuno che possa provvedere per loro. Non solo patiscono le conseguenze drammatiche di una solitudine assoluta e della mancanza di una vera famiglia, ma devono fare i conti anche con il rifiuto dei loro coetanei che frequentano la scuola sarda. Con la presenza di un egiziano di nove anni e un etiope di 12 anni, educati, timidi e pronti per essere inseriti in comunità, è scattata la protesta dei genitori: "O loro, o noi". Semplice e secca la risposta delle suore: "Allora...voi!" Ossia, i ragazzini ospiti di qua non si muovono e l'accoglienza che dobbiamo loro, è il minimo che si possa per aiutarli e mettersi nella condizione di prepararsi al futuro che li aspetta. "Va bene....almeno fate usare bagni diversi da quelli dei nostri figli...". Ah ecco dove si annidava il prurito, probabilmente non era proprio l'espulsione il vero problema, ma la paura virale di infezioni e malattie gravi. Direi che come sempre, entri in ballo la cultura di certa gente ignorante che pensa ancora a mondi sperduti e misteriosi: i due bambini sono stati sottoposti al momento opportuno alle varie visite mendiche, alle vaccinazioni d'obbligo e stanno bene, le suore assicurano che pisciano e defecano come tutti i bambini bianchi, sani e normali! Andiamo su, facciamoci coraggio, è vero, il momento è brutto, siamo sotto pressione, gli sbarchi e le presenze rilevanti ci assediano e ci rendono nervosi, ma parliamo di umani, parliamo di gente magari anche laureata, diplomata e pronta ad accettare di tutto pur di non rimanere vittime di guerre estese nei loro paesi. Un po' di tolleranza ancora, stringiamo i denti, la storia non potrà andare avanti all'infinito nonostante la rimbombante "guerra" spietata contro costoro condotta dai giornali e dalle TV di destra. Facciamo che si parli di noi come grande paese accogliente e disponibile. L'orlo del vaso non è colmo ancora e le situazioni, anche le più difficili, saranno sistemate spalmando la presenza dei nostri ospiti sul territorio senza creare intoppi a nessuno. Non accogliere chi ne ha veramente bisogno, è azione becera e abominevole.