Lo so, la foto non è pertinente con la stagione invernale, con la neve e il freddo che assediano l'Italia, ma poiché è balneare ho pensato che sollecitando la stagione estiva, un po' di caldo virtuale vi ritemprasse un po'. Sono Michelle ed Aurora: poiché la cronaca odierna oggi ci propone due notizie che riguardino la mamma e la figlia, ho pensato bene di scrivere un solo post: risparmio le cazzate delle due e vi risparmio il peso di due notizie amene...molto amene! La Michelle in occasione di una recente sfilata della celebre casa di moda Trussardi, ha così risposto ad un intervistatore: "Ammiro molto la famiglia Trussardi..." E grazie al ca..o! Ma si può affondare nella banalità in codesto modo? E cosa poteva dire di contro? Che la famiglia Trussardi ce l'ha sul piloro? Sulle palle? Andiamo Michelle, tu insisti su questo argomento come se noi avessimo tutti l'anello al naso e la sveglia al collo. L'hai pescato bene dal mazzo il buon Matteo e il resto lo sanno tutti. La macchina da centomila euro, la mega villa comprata l'altro giorno, insomma, per la serie non vi fate mancare nulla, lui fa regali alla sua bella moglie e alla sua bella famiglia: "Nella mia famiglia c'è amore, tanta gioia, abbiamo i bambini, i cani, insomma, è un grande momento per la Trussardi e noi tutti". Che dirti? La pace sia con voi. Io attendo pazientemente che accada ciò che ho profetizzato per te e tante altre come te. La bambina viziata Aurora invece, dopo i vari tentativi poco soddisfacenti di papà e mamma di infilarla subito nello showbitz, oggi riporta una bella tramvata nei denti: Il King's College dove sperava di studiare in Inghilterra, non l'ha accettata e con grande contentezza della Michelle, la montata signorina dovrà "accontentarsi" della Cattolica di Milano. Un rifiuto dolce/amaro che mette in risalto come l'Aurora non sia un fulmine di guerra, troppo presa dal cazzeggio, poco studio e tanta voglia di sfondare nel mondo dello spettacolo. Papà e Mamma ci hanno provato, ma per ora nisba!!!! Se penso alle belle e normali famiglie italiane, ai loro problemi, al lavoro che difetta, ai figli che faticano per affermarsi con titolo di studio al seguito, mi permetto di suggerire alla signorina Aurora: "A lavorare devi andare...altro che!".