Va bene la satira, va bene il sarcasmo, d'accordo sull'ironia, ma il punto è sempre lo stesso: "Not in my backyard". Finché ci vanno di mezzo gli altri, allora tutti contro coloro (me compreso) che non sostenevano la libertà di pensiero e di satira da parte di Charlie Hebdo verso gli arabi. E' giusto, ognuno deve dire ciò che pensa, deve esprimere liberamente il suo pensiero. Quindi quattro fessi (me compreso) contro Charlie Hebdo e tutti gli altri a favore, nonostante la dura, severa e inaccettabile vignetta che poi scatenò l'assalto alla direzione della rivista francese procurando morti e paura per la sicurezza a Parigi. E ora, noi italiani come ci poniamo di fronte all'ennesimo affronto? Siamo a favore della "cattiveria" spacciata per satira e sarcasmo e ce la teniamo, oppure facciamo un po' di voce grossa perché in fondo parliamo di vittime causate dalla neve e dal terremoto? Andiamo su, facciamo i seri, è meglio sorridere delle tragedie, i drammi e le vittime, oppure è meglio tacere e condividere le sciagure che colpiscono un popolo e una nazione?