CARICO A CHIACCHIERE

NON SONO IO MESCHINO E' LUI CHE E'...MOSCHINO


 Chi sappia, taccia sulla mia persona, eviti di rappresentarmi e raccontarmi come un incapace, vetusto e meschino: la colpa non è mia, ma è di Moschino. Non c'ero a Milano, non ho visto e mi reputo fortunato perché conoscendomi come impulsivo e istintivo dissacratore, avrei alzato una mano per richiamare l'attenzione e avrei fatto richiesta ad alta voce dello spazzolone per le pulizie di casa. Posto sulla testa della modella, vi giuro, non ho saputo pensare ad altro, eppure l'immaginazione non mi manca.
 Ora dopo quest'altra bella creazione del noto Moschino, ve ne presenterò altre che magari vi saranno sfuggite. Poiché voi donne avete occhio critico e indagatore, esprimete pure i vostri pareri per codeste invenzioni del Maestro. Io mi limiterò a dirvi cosa siano e magari come siano stati ottenuti. Intanto dai "dieci piani di morbidezza" è stata realizzata una borsa niente male. Direi pronta all'uso per fughe impreviste al solito posto...in fondo a destra.
 Un'altra borsa per giornate molto fredde...fermo restando un certo tipo di contenuto.
 Vi lascio con quest'ultima ideazza: un vestito confezionato con la carta del panifico, quella dove solitamente s'infilano pane e/o gli sfilatini. Per la serie: "Gliela incarto o la mangia qua?".Ma alla fine il fuori di testa qua, sono io il meschino, o lui il Moschino?