CARICO A CHIACCHIERE

QUANDO I BAMBINI RISCHIANO L'INGRESSO


 Da noi è già accaduto: il gestore del ristorante romano decise a malincuore, visto che le proteste erano pressanti, a vietare l'ingresso nel suo locale, ai bambini sotto i cinque anni. Ci fu una polemica astiosa e dura per la decisione, in rete si chiacchierò molto e fu definito un atto discriminatorio e non accettabile. Ora invece in un locale molto chic gestito da un italiano in quel di Mooresville (Nord Carolina-USA), c'è il cartello molto visibile e perentorio. Il signor Caruso titolare del ristorante, padre di due figli e quindi consapevole e conscio della decisione presa, ha dovuto orientarsi in tal senso: troppo casino, troppe proteste e clientela che perdeva giorno dopo giorno. Insomma, problema molto noto ma poco avvertito da chi poi, è realmente responsabile di queste "invasioni barbariche" mal sopportate da chi vorrebbe star sereno, disteso e mangiare in santa pace. Addirittura, Caruso ha dovuto allontanare una famiglia con una bambina armata di IPad che giocava con il volume altissimo. Nonostante il cortese invito rivolto perché fosse abbassato il volume, i genitori si sono rifiutati di "alienare" la bambina che poteva prenderla male. Beh, se i genitori non capiscono tutto ciò, se la loro cultura è così limitata, una decisione così grave va presa. Infatti i gestori si rivolgono sempre e solo ai genitori indifferenti e incapaci di tenere a freno la baldanza e la irrequietezza dei piccoli innocenti. Nel giro di tre mesi il "Caruso's" è passato da una media di 50 coperti al giorno ad una media di 80 coperti. L'America non è l'Italia d'accordo, ma l'educazione è sempre e comunque, un problema dei genitori.