CARICO A CHIACCHIERE

LEGGI DI MERCATO: DOMANDE E OFFERTE


 Ma esiste ancora un altare supremo dove venga elevato il mito della purezza femminile? Conservare la verginità è ancora un vanto per una giovane donna? Sempre più spesso leggiamo di orrende storie di giovanissime vendute per il mercato del sesso, di donne indotte alla prostituzione, introdotte nel settore del sesso a pagamento con la facile illusione di guadagnare facendo un mestiere che come suol dirsi, sia vecchio quanto il mondo, ma che in realtà rende solo al protettore di turno o alla organizzazione che campa sulla mercificazione del corpo femminile. Alla luce di queste tratte sempre più numerose e alla portata di delinquenti, avrebbero ragione coloro che dovendo mettere in vendita il loro corpo per il turpe mercato, decidano con freddezza levantina, di vendere la loro verginità attraverso intermediari eleganti, organizzati in solide società e...papponi in smoking. La "Cinderella Escort" è una società tedesca che con la sua presenza in rete, procura escort di livello medio alto ad esigenti e facoltosi clienti che ne facciano richiesta. Orbene, il caso recente della diciottenne Khefren che abbia voluto andare oltre il "mestiere" di escort, ha scombinato un po' le carte per i bigotti, ben pensanti ed ipocriti sempre pronti a elargire pietose osservazioni e considerazioni: vendere la verginità per un "pugno" di bei soldoni è aberrante, sconcio e deplorevole. Già, e chi lo dice? Chi lo stabilisce? Quale codice deontologico include nei suoi articoli supremi, queste definizioni e queste basse critiche? In un mondo dove il mercato è il primo valore, la prima piattaforma di libero scambio, chi stabilisce le regole? Due persone, scevre da condizionamenti di sorta, che trattano un affare, saranno pur padroni di condurlo in porto senza che nessuno ci ficchi il naso per fare sciocca e perniciosa dietrologia critica da una cattedra che poi non gli competa perché non assegnata da nessuno, o no? La ragazza ha venduto la sua verginità ad riccone uomo d'affari di Hong Kong per la modesta cifra di 2,3 milioni di euro; la società Cinderella ha fatto da tramite e ha percepito la sua percentuale da faccendiere. Tutto qui, se mai, a voler fare critiche un tanto al kilo, la società tedesca andrebbe presa di mira non solo per la "mazzetta" ma per la entità della percentuale a lei spettante che non sembrerebbe da pizza e fichi! Resta il fatto che la ragazza, con i soldini guadagnati col sudore...della vagina, potrà pagarsi gli studi ad Oxford, la vita in quella città e una vettura per muoversi. Detto questo, coloro da additare siamo sempre noi maschietti: siamo vittime della nostra "fissa per la farfallina", poniamo il suo valore verginale a livelli che si riallacciano ad antichi retaggi ancestrali, un santuario da rispettare, da conservare integro per l'uomo esigente che non deve chiedere mai! Un mito, un bene prezioso che se ha un valore, è dettato solo da noi che sul mercato lo cerchiamo, lo ambiamo con tutte le nostre risorse e fino a mortificare chi poi ce la venda per le sue sacrosante ragioni. Ricordiamolo sempre: "Ogni mattina si svegliano, si alzano ed escono di casa due persone: un fesso e un dritto. Se i due si incontrano, l'affare è fatto!", a prescindere!