CARICO A CHIACCHIERE

A VOLTE RITORNANO


 Desidero cogliere una strana quanto significativa coincidenza: ieri la rielezione di Renzi alla segreteria del PD e contemporaneamente, il caso CNEL (Consiglio Nazionale Economia e Lavoro) dove si riaprono i giochi sporchi per cui nel referendum del 4 dicembre, si chiedeva l'abolizione di questo ente inutile e costoso. Ormai siamo al "fortino" dove, asserragliati per vendere cara la pelle, convivono i pochi rimasti a difendere posto e privilegi: all'esito delle vittoria del NO al referendum, festeggiarono brindando, avevano sgombrato il campo dalla paura di sparire per sempre e in questi quattro mesi, si sono riorganizzati. A parte lo scontro infinito nei piani alti tra i dirigenti, ora siamo alla rivendicazioni belle e buone; hanno rialzato la cresta e vantano l'abolizione avvenuta nel 2014 delle loro indennità, richiedono gli arretrati e inoltre il ripristino più sostanzioso del gettone di presenza per le partecipazioni alle sedute del consiglio. Insomma, evitata la cancellazione e quindi la loro scomparsa, questi, rafforzati dal maledetto NO del referendum, tornano più forti e determinati di prima. I "galletti" si riprendono non solo il pollaio che ci costa tanto, ma avanzano pretese insostenibili. Il danno è stato fatto, impariamo da questa ennesima esperienza negativa come siamo malmessi e affidiamoci alla bontà di chi magari sperava veramente di sgombrare il campo non solo da questi quattro ringalluzziti burocrati, ma anche da tutta quella paccottiglia inutile che ci trasciniamo dietro. La voltiamo una volta per sempre la pagina della storia politica di questa Italia, o no?