CARICO A CHIACCHIERE

QUA LA MANO


 Che Trump stia incontrando problemi da quando si sia insediato alla Casa Bianca lo sanno tutti, tuttavia, di uno in particolare si può far cenno e la foto che vedete è molto esplicita: i capi di stato e di governo, conoscono, anche per sentito dire, che sia solito porgere la mano durante le presentazioni e/o i saluti, stringendo virilmente, quasi a dimostrare la forte personalità e la sua mascolinità. Il Primo Ministro canadese Trudeau, come si evince nella foto, sembra molto informato e da come guardi la mano di  Donald, sembra voglia dire: "Devo proprio?" Il bello è che il giovane conosce bene la risposta: "Ma sì, dammela che te la stritolo!". Sono gesti di rappresentanza, di circostanza e il protocollo è severo in questi casi. Solo che Trump se ne frega dei protocolli (lo sta dimostrando molto bene) e a proposito di stretta di mano, quando si è incontrato con la Mekel in un incontro ufficiale, lei ha teso la mano e lui ha fatto finta di non vederla. In linea generale, le presentazioni sono sempre piuttosto imbarazzanti specie tra le persone adulte. I ragazzi e i giovani, beati loro, non hanno problemi e hanno i loro modi di fare, sono spicci e tra pacche sulle spalle e i ciao che si sprecano, rifuggono rituali troppo enfatici e ossequiosi. Ebbene, come molti sapranno, nel galateo non è previsto che ci si presenti limitandosi a porgere una mano volutamente flaccida, oppure allungando solo la punta delle dita, o peggio ancora biascicando un semplice "Piacere...". Ecco, se ce una parola che non va pronunciata è proprio quella semplice, unica e distaccata parola: "Piacere!". Edekke'? Troppo poco, dimostra fretta di sottrarsi all'incombenza, è assolutamente tirchia e dimostra poca propensione a proporsi, a concedersi come se si avesse la puzza sotto il naso. Vi sono formulette e brevi frasi più incoraggianti, meno supponenti e più cordiali di un semplice e quasi sussurrato "piacere". Innanzi tutto è bene fissare negli occhi la persona affinché sia tranquillizzata e non pensi che si stia pensando ad altro: "Sono lieto di fare la sua conoscenza", oppure: "Ho sentito tanto parlare di lei, molto piacere". Insomma non è difficile trovare il modo di essere esaustivi, rassicurando la persona che stiamo conoscendo. Quindi dimentichiamoci del solitario "piacere" buttato così tanto per dire e cerchiamo di porgere la mano con fermezza ma non con estrema durezza, come se dovessimo fare una gara a chi stringe di più. E infine, nel caso ci trovassimo di fronte un "burino" vestito a festa che inaspettatamente replichi con un liso e consunto: "Il piacere è tutto mio...". La nostra risposta ad hoc sarà fulminea, laconica e ironica: "Egoista!". Se capisce la battuta ebbene...altrimenti...punto.