CARICO A CHIACCHIERE

E QUANDO IL TIFO SI FA DURO....


 Premetto che non tifo per nessuna squadra, a parte la nazionale italiana, non seguo il calcio da quando non si cominciò a sospettare dei primi guazzabugli, delle prime scommesse e i vari accordi sottobanco. Da allora ho mollato e mi accontento della nazionale seguendo le partite, apprezzando il bel calcio e tifando con garbo e moderazione. Garbo e moderazione che non rilevo nelle tifoserie, negli scontri tra gruppi esagitati e molto partigiani. E' vero che il tifo vada sempre oltre la sportività, ma episodi di violenza, attacchi verbosi ed esagerati, non fanno parte dello sport. Lo sfotto' è ancora apprezzabile se fatto con ironia e sarcasmo, ma quando la lingua si fa tagliente, allora significa che il tifo e il veleno abbiano superato il livello di guardia. Quanto accaduto durante una trasmissione sportiva in onda su una radio locale di Bologna, ha dell'incredibile, uno svolgimento criminale e fuori da ogni logica: discutevano della partita Juve/Bologna di domenica scorsa su "Radio International" emittente di Bologna con un buon ascolto locale, e accettando in diretta le telefonate, i tifosi bolognesi manifestavano amareggiati e nervosi, la loro contrarietà. I conduttori, ovviamente, davano corda agli interventi e poiché la Juve sia una squadra poco simpatica agli avversari in genere, si spendevano offese dileggiando la squadra e alimentando i soliti e verbosi commenti  verso la società e i calciatori bianconeri. Tra i tanti che telefonavano, uno in particolare, era fuori di testa e tra i tanti improperi rivolti agli avversari, si è abbandonato ad un augurio inopportuno e poco sportivo: "...spero solo che l'aereo che porterà la squadra a Cardiff per la finalissima della Coppa dei Campioni, precipiti portando all'inferno tutta la compagine!". Beh non vorrei aggiungere altro, uno dei presenti in studio si è immediatamente dissociato dalla dichiarazione maldestra del tifoso, mentre l'altro conduttore, esaltato da cotanta foga, lo ha sollecitato più volte indicandolo come "un mitico avversario della Juve". Pertanto il malefico ha continuato  ad imperversare come un pazzo, nessuno lo ha fermato e la Radio è diventato un veicolo di odio e disprezzo. Questo è un dei tanti modi per fare audience, per fare proseliti, per sollecitare le masse al confronto non pacifico, irritante, violento e incivile. Se questo è il tifo, capirete benissimo perché abbia mollato il calcio, se questi sono gli sportivi leali e rispettosi, comprenderete che si rischia molto dichiararsi e farsi coinvolgere dallo sport più popolare in Italia. Non ci stiamo accorgendo che funziona così dappertutto, non c'è campo, settore, materia che non ci ponga l'uno contro l'altro armati: qualunque arma, compresa la lingua che come dicevano gli antichi, uccide più di una spada. Non sono juventino e non tengo per nessuna squadra, ma augurare una sciagura aerea come quella accaduta al grande Torino, non mi sembra da...umani!