CARICO A CHIACCHIERE

UNO SU MILLE CE LA FA


 Non si può definire, dopo oltre due mesi, che sia stata una missione riuscita. Igor il russo, è ancora libero e dato ancora più preoccupante, potrebbe essere lontano chissà dove. Le forze spiegate, un migliaio di uomini provenienti da reparti operativi diversi, pare che siano ancora nelle zone dove si riteneva che l'assassino fosse ancora nascosto. Molti sono invece convinti che il latitante sia già oltre il cerchio magico creato apposta per stringerlo e catturarlo. Un fatto è certo, è stato commesso un grave errore: abbiamo creato un mito, un modello di strategia e di militarismo esasperato, un soggetto capace di sfuggire in condizioni proibitive, per la zona particolare nel cui contesto è difficile muoversi ma facile nascondersi, e per il nutrito gruppo di cacciatori sguinzagliati con ogni mezzo per dargli la caccia.Troppi! Gli abitanti del luogo cominciano ad averne abbastanza e se prima ponevano cibo e qualche euro fuori dalla porta per evitare la sua pericolosa intrusione, oggi si è rotta le scatole e chiedono a gran voce di interrompere la caccia perché sono convinti che il russo sia molto lontano. L'altro grave errore commesso dalle forze dell'ordine è stato quello di fornire ai media, costanti e continue informazioni che servivano anche al latitante. Addirittura il capo del gruppo speciale dei carabinieri è apparso in tv, con tanto di faccia coperta dal classico passamontagna, per assicurare e garantire la cattura del ricercato. Un modo palese da evitare in questi casi, troppa esposizione mediatica non serve a chi deve lavorare in segretezza attivando tutti i sistemi, le trappole e le eventuali pressioni per agire. I risultati sono ad oggi molto evidenti e se veramente come sostengono, sono ancora in zona perché convinti della insistita presenza là nella palude, allora c'è da sperare che riescano. Il tempo non depone a favore delle forze dell'ordine. Non dovrebbe deporre nemmeno a favore di Igor, ma chi ci può assicurare che non abbia nessuno su cui contare? Bel film si potrebbe trarre su questa brutta storia.