CARICO A CHIACCHIERE

ARI...DAGLI ALLA NUTELLA!


 Vinta la causa con la Comunità Europea, abbattuti i concorrenti che non si davano pace per le loro scarse vendite, sembrava tutto finito e con l'animo in pace dei consumatori della famosa Nutella, sembrava terminato il proditorio attacco consumato da anni ormai. La Nutella resta imbattibile, il maledetto olio di palma sul quale si sono lanciati in tanti per suffragare e certificare la sua nociva funzione, resta scevro da ogni maligno impiego e fine della storia. E sì, magari fosse così e non solo per la Nutella: sulla rete ormai abbondano "mastini" che se ti azzannano un polpaccio, non ti mollano fino a quando non ti hanno strappato l'osso. Sono passati pochi giorni e visto che mettendola sotto accusa non abbiano cavato un ragno dal buco, sono passati alla generalizzazione molto evidente in foto: lo zucchero copre circa il 50% del prodotto, il 20% è olio di palma e il rimanente 30% è appannaggio di cacao, latte scremato in polvere e qualche solitaria nocciola confusa nella poltiglia. Parliamoci chiaro: che tutto questo sia una bomba ipercalorica è fuori di dubbio, ma tutti lo sanno e tutti la mangiano e la osannano per la sua bontà che si tramanda da 80 anni circa. Qual'è  il problema? Essendo un must a grande diffusione, mangiata da tutti, adulti e bambini, non si può immaginare che sia nociva se no alla glicemia. Ma per questo è sufficiente farne un uso moderato e consumare energie per stare in forma. Se poi i detrattori sono tutti diabetici e quindi parlano solo perché la Nutella è acerba come l'uva della furba volpe, allora se ne facciano una ragione. Così come i produttori concorrenti, la smettano e si attivino a proporre una loro paccottiglia simile alla Nutella, magari senza olio di palma, ma che sia in grado di conquistare i palati di coloro che anche bendati saprebbero riconoscere le differenze tra la vera crema della Ferrero e una della concorrenza. Lo giuro, con questo post non ho voluto spalmare nutella a favore della antica azienda di Alba.