CARICO A CHIACCHIERE

APRITE QUEI CANCELLI...PER QUEL CHE SERVONO


 Vabbè, ma se andiamo di questo passo, giungerà il momento in cui su tutti gli ingressi delle carceri italiane, sarà posto un cartello molto chiaro: "I più sono fuori". E non solo, ci toccherà impiegare le forze di polizia, carbinieri e guardia di finanza, solo per dare la caccia ai ricercati  e agli evasi. Dal carcere di Messina sono scappati in tre, non hanno lunghe condanne ma sono sempre temibili: tre italiani che hanno saputo divellere le inferiate della palestra e guadagnare facilmente la libertà. Se a questi che sono già ricercati, aggiungiamo Igor il russo (primula rossa) e Jhonny (stecchino) detto lo zingaro, ovvero, "tutti li cercano e nessuno li prende",  siamo già a buon punto e perderei le speranze visto che i primi due sono già in giro da un po' e nessuno li ha ancora beccati, magari sono già fuori dall'Italia. Careceri colabrodi, si esce con i permessi e magari non si rientra. Abbiamo nel tempo abbassato la guardia: troppe garanzie, troppo buonismo, siamo veramente alla tarantella libera e spensierata. Paghiamo un prezzo salatissimo anche in questo settore. Forse, come chiedono quei pazzi dei radicali, mettendoli tutti fuori in libertà, risparmieremmo soldi e risorse, tanto la cronaca nera di questo paese peggiora sempre più giorno dopo giorno.  E' vero, ci sono soggetti che potrebbero meritare il recupero, ma sono pochi e i rischi sono troppi. In Italia si delinque perché non paga più nessuno il fio: tra sconti e regalie varie, i più sono fuori lavorando fuori dal carcere e vanno dentro solo per dormire. Provoco volutamente e i Don Mazzi che si prodigano per i recuperi non possono essere poi buoni precettori per tutti. I braccialetti elettronici non ci sono, mancano e ci facciamo altre quattro risate alla faccia del nostro sistema giudiziario e carcerario, i mezzi non sono sufficienti, il personale non è mai abbastanza. Ma che paese è mai questo? Ditemi un solo settore, un comparto della nostra società che funzioni bene, meritando la sufficienza. Andiamo male e andremo sempre peggio, ma specie in questo settore è necssario essere all'altezza per fronteggiare le normali emergenze: i reclusi sono tanti e metterli fuori per risparmiare e/o allegerire il lavoro estenuante della polizia penitenziaria non è una soluzione. I ritmi di oggi peggioreranno sempre se le leggi permetteranno qusti andirivieni impossibili, pertanto, buone leggi e giuste pene da pagare senza alcuno sconto e senza mance elettorali, sono necessarie per la gente onesta. Smettiamola con il garantismo eccessivo ed esasperante, smettiamola con i regali e ognuno se sbglierà, saprà che dovrà pagare interamente la sua pena. Giustizia e carceri vanno riformate immediatamente e senza indugi. Abbiamo diritto alla nostra sicurezza.