CARICO A CHIACCHIERE

E TOMO TOMO...KAKKIOKAKKIO...


 Il legislatore: in Italia è croce e delizia per antonomasia. Qualunque legge, articolo o dispositivo imbastisca per aggiornarli e adeguarli ai tempi attuali, una volta sì e l'altra pure, combina pasticci che il lettore attento, rileva e commenta con amarezza. L'articolo nr. 162 del Codice Penale che riguarda stalking, femminicidio, molestatori ecc.ecc., quindi persone che dietro querela vengono perseguiti  a termine di legge, da settembre se non si intervenisse con opportune e necessarie correzioni, saranno giudicati con più "bonarietà". In altri termini, in casi di stalkeraggio e molestie di non rilevante gravità, il molestatore potrà, anche senza il consenso della vittima, trattare di pagare una ammenda e risarcire anche in comode rate. Con questo nuovo articolo si intende "azzerare" subito tutti quei reati che non essendo catalogabili tra quelli gravi e che rendono gravoso il lavoro dei giudici con una massa enorme di cause ancora in piedi e da risolvere. E' una beffa, un danno, una manipolazione con un solo fine: alleggerire i giudici e il lavoro dei tribunali. Quando si parla di lassismo dobbiamo pensare a queste soluzioni che sono a favore delle corti e dei giudici, ma mai a favore delle vittime. Roba da ridere: tecnicamente si tratta di "reati a querela remissibile", ossia, reati meno gravi  che potranno essere estinti anche senza il consenso della vittima e definiti con un semplice risarcimento. Quindi se v'è querela da parte della donna che abbia subito, essa può essere rimessa e  tutto definito a discrezione del giudice che commina una ammenda, chiude il caso e, sia lui che il colpevole, non se ne fregano una mazza della vittima che non viene nemmeno interpellata. Inoltre questo e il lato più divertente, il colpevole ne uscirebbe con una fedina penale pulita e immacolata. Su questo articolo si è scatenata una battaglia: si cerca di porre rimedio prima che la nuova disposizione passi  a regime. Dai sindacati al Ministro della Giustizia Orlando, dalla Associazione Nazionale Magistrati è un coro unanime perché si metta mano per una giusta correzione. Ma dico io,  chi ha steso, redatto, studiato la nuova norma, a chi pensava? Si è preoccupato di tutti, tranne che delle donne vittime; e poi siamo sempre alla discrezionalità: ciò che sia reato incisivo e pesante per una donna, anche una semplice offesa può devastarla psicologicamente, può essere ritenuta una sciocchezza da un giudice che la rivolta a suo piacimento come punibile con una ammenda, scavalcando la vittima e rendendo libero il colpevole? L'aggravante in tutto questo? Che può pagare pure a rate, così non gli pesa cacciar fuori i soldi. Anzi, non la pagasse la vittima, così gli fa causa per avere ciò che gli spetta!!! Altro che Italia, questo è un po' Zelig e un po' Colorado: basta che si rida!