CARICO A CHIACCHIERE

TELEFONIA MOBILE? E NOI PAGHIAMO


 Dobbiamo  insistere sulla nostra bistrattata Pubblica Amministrazione. Messa sotto una bella lente di ingrandimento    dalla  commissione ad hoc,  si scopre un spesa di circa 100 milioni di eurini consumati  dalla telefonia mobile in dotazione ai dipendenti: sono 401.839 gli apparecchi in costante attività. Potrebbe essere normale, chi spesso deve muoversi per conto dell’ufficio ha la necessità di mantenere i contatti e servirsi di un cellulare per ottenere con immediatezza informazioni e notizie. Ma scavando e analizzando le innumerevoli chiamate fatte, si scopre che uno dei siti preferiti è “Sexy Land” un sito tra il porno e il…porno che frequentemente viene  interpellato per due buone ragioni: o per controllare la vista se è sempre al meglio delle diottrie, oppure per contattare eventuali persone che si conoscano. In questo genere di traffico sono implicate circa 4.400 amministrazioni pubbliche sparse sul territorio,  è quindi vasta la rete degli utenti che smanettano a piacimento, tanto il telefono non è proprio e i numeri interpellati sono tutti di servizi costosi, scommesse e giochi vari. Ovviamente tutto questo sulle nostre spalle e soprattutto, sulle nostre tasche!  Giusto per spezzare una lancia a favore dei poveri  impiegati che usufruiscano  di servizi, call center, biglietterie ferroviarie e linee aeree, c’è da tener conto anche di quelle insinuanti, subdole e costose fregature di abbonamenti a carico, ma mai autorizzati. Insomma, poiché paghiamo sempre noi, non si potrebbero limitare le dotazioni e le spese di traffico? Capiamo la necessità dell’uso telefonico mobile, ma se fosse un uso più contenuto e con chiamate più selezionate, un certo risparmio lo otterremmo.