Un po' mi dispiace, mi ero affezionato ai suoi passaggi giornalieri sugli schermi tv: qualunque fosse il canale, almeno una volta nella giornata, mi capitava di vedere il buon Antonio: vestito sempre alla stessa maniera, sempre al lavoro nel vecchio forno della Barilla e con lui, protagonista eccellente, la mitica Rosita. Quanti prodotti del "Mulino Bianco" sono passati dalle mani di Banderas, quante idee realizzate per portare sulle tavole degli italiani, alimenti per una buona e sana colazione. Tutto assicurato: niente olio di palma, alimenti rigorosamente genuini, una bontà che i due, l'uomo e la bestia, in cinque anni ci hanno convinto a consumare. Progetto andato a buon fine caro Antonio, ora puoi lasciare il posto ai due amici che ti sostituiranno: Nicole Grimaudo e Giorgio Pasotti. Sono bravi attori e faranno sicuramente del loro meglio per non far rimpiangere i due "fornai". Non so ce ci riusciranno, io li vedrò nello spot e sono certo che il pensiero correrà a Rosita e Banderas. E come dico spesso, il tempo cambia e molti spot famosissimi restano nella mente per anni e anni. La Rosita, era così compita e naturale nelle sue performance, che un bel giorno gli amici della "Lega Protezione degli Animali", scatenarono una bagarre in rete per le vessazioni che la povera gallina dovesse subire da parte del pazzoide Banderas. Il "Mulino Bianco", con immediatezza, provvide subito a placare gli animi esagitati e informò l'Italia che Rosita altro non era che un giocattolo meccanico. Pensate, ci erano cascati in tanti presi dalla perfetta recitazione della pennuta partner di Antonio. Addio protagonisti di uno spot famoso e celebre, non sono molti quei passaggi pubblicitari che resistono al tempo e voi due avete reso possibile tutto ciò. Se invece dei prodotti Mulino Bianco, fosse stato altro articolo o altro prodotto, magari chiodi di tutte le misure o caramelle sintetiche, i risultati sarebbero stati uguali. Non è il prodotto che conquista il mercato, ma chi lo pubblicizza. Uno non è uguale a... uno.