CARICO A CHIACCHIERE

CASO WEINSTEIN: COSI' FAN...QUASI TUTTI


I giornali e la grande comunicazione mondiale, hanno scoperchiato un pentolone che ha provocato tanto di quel vapore che ormai annusiamo tutti l'odore del lezzo e del fetido che bolliva da tempo in quell'acqua ormai impalpabile e diffusa nell'aria. Il caso Weinstein non è poi nuovo e originale: casi di abusi, di situazioni boccaccesche, di violenze, di forzati assensi nel cedere il proprio corpo, ne conosciamo tanti. Sul lavoro in genere, è il mezzo più becero e diretto per lo scambio aberrante: vuoi lavorare? Bene, devi cedere il corpo! Oserei dire che questo tipo rapporto sia vecchio quanto il mondo, solo che se accade ai miseri, alle tapine e ai comuni mortali, c'è un pizzico di speranza che si sappia, che si venga a conoscenza del vile ricatto subito; in questo caso parliamo di personaggi noti, di vip, di attrici famosissime e note al grande pubblico. Chi parla per prima? Chi si prende la polarizzazione della storia riportando le sue brutte esperienze? Ci vuole coraggio e determinazione, ci vuole la forza per vuotare il sacco a scapito del proprio futuro professionale. Occorrono anche le prove, senza di quelle si può dire tutto e il contrario  di tutto contro un villano, spocchioso e odioso uomo famoso, ma senza prove certe e convincenti, a nulla vale il coraggio di raccontare. Tuttavia, è bastata una prima e coraggiosa ammissione e il resto è venuto da se: una trentina e passa di donne (il numero potrebbe aumentare ancora) ha gettato la maschera del quieto vivere, della posizione invidiabile e degli agi derivanti dalla sua professione e ha tolto il coperchio del pentolone. Il resto è storia recente, sapete tutti come sia andata, chi sono le attrice e i personaggi coinvolti, sapete pure che anche Asia Argento sia nel novero delle donne che abbiano ceduto il corpo per lavorare. Mazzolata a destra e a manca per il ritardo concesso alla sua denuncia, la ragazza si è accodata, non ha avuto il "coraggio" di confessare prima e non le darei questo pesante fardello da portare sulle spalle: ha pagato anche lei il dazio. Orbene, secondo voi, visto che siamo tutti moralisti, bacchettoni e bigotti, trasferiamo in Italia il problema che ha suscitato il caso Weinstein: pensate che da noi non sia mai accaduto, nel mondo del cinema e sopratutto di una certa tv, nulla di simile? Ritenete che tutt'ora non accada nulla? Ossia, dall'avvento delle tv private, dall'ampliamento di piccole emittenti divenute  nazionali ai primi anni ottanta, dall'eccessivo generare vallette, veline, volti nuovi, meteorine, visi d'angelo e corpi mozzafiato, credete che nessuna di queste aspiranti abbia pagato il "pedaggio" dovuto a chi doveva scegliere? Ma veramente c'è chi pensa che delle famose attrici in circolazione in questi ultimi anni, magari qualcuna un po' avanti negli anni,  non abbia ceduto qualcosa per assurgere e giungere all'apice del successo? Magari anche nel cinema dove la stessa Asia denuncia che un regista famoso italiano le abbia fatto proposte oscene? Ma veramente siamo ridotti così male? Tutti bravi a bacchettare? State sereni, lasciate che qualcuna cominci a parlare e poi ne sentiremo e ne vedremo delle belle. Occorre coraggio, molto coraggio e penso che qualcuna possa raccontare tanto. "Il diavolo è un ottimista se crede di poter peggiorare gli uomini" (K.Kraus)