CARICO A CHIACCHIERE

IN UN MONDO CHE...


In un mondo che tende sempre più a lacerarsi, a spaccarsi, propenso a chiudere tutti gli spazi comuni, quando ognuno si applicherà alla cura esclusiva del proprio orticello e sarà persino indisponibile a prestare un rastrello al suo vicino di campo, sarà allora che egoismi, chiusure improvvide e assenza di generosità per paura o per pregiudizio, vivremo come solitari incapaci di dire anche un buon giorno al...prossimo. Leggere la storia di Marco Della Noce, noto cabarettista ai tempi belli di Zelig, toccherebbe la sensibilità di chiunque, tuttavia, per le ragioni su esposte, la mente vince sull'anima e sul cuore: quindi si gira la testa dall'altra parte e...kissenefrega! Marco vive in auto, non possiede altro, diviso dalla moglie e scemando il lavoro, la signora, non percependo più la somma mensile pertinente alla separazione, gli ha tolto tutto facendolo precipitare in una crisi tremenda: depressione patologica. Gli ha tolto anche la partita iva, non può più lavorare e questa condizione di disagio, lo sta tenendo sotto pressione. Grazie alla stampa, sta chiedendo aiuto a destra e a manca, spera in una mano generosa per riprendersi e  poter trovare lavoro prima della disfatta totale.
Eccolo ai tempi d'oro della sua carriera mentre in modo divertente e spassoso, interpretava il capo tecnico della Ferrari quando Schumacher vinceva tutto! Lui, con l'accento emiliano, chiamava il campione della formula 1 "Sochmacher" e sparava battute sul team tecnico sfottendo un po' tutti. Beh, sapete chi ha accolto il disperato invito? Proprio i tecnici della Ferrari che lo hanno sempre giudicato un bravo comico: è vero, li faceva incazzare però li rendeva umani, uomini capaci di sbagliare. Bene, loro si prenderanno cura di Marco Della Noce per aiutarlo a riprendersi, a tornare alla vita e cercare un lavoro. Gli saranno vicini per quanto sia possibile perché lo stimano e perché nel tempo è entrato nel team della Ferrari. Allora esiste ancora la generosità? Via l'egoismo e l'orticello, c'è chi si preoccupi del prossimo e sia pronto a dar una mano a chi ne abbia bisogno? Son contento, sarebbe questo il mondo che sogno, il mondo pronto a legare con gli altri e no a litigare per  inezie e sciocchezze. Coraggio, pensiamo ad un solo orticello da curare tutti insieme, finiamola con le spartizioni e anche se tutto ciò è utopia, dimostriamo come sappiamo spazzar via anche quella. Forza Marco, vedrai che ce la farai se gli altri non gireranno la testa dall'altra parte.