CARICO A CHIACCHIERE

PARCHEGGI E...REATI


Ribadendo un vecchio e basilare principio di convivenza sociale e di educazione civile, dobbiamo prendere atto che la nostra libertà finisce là dove inizia quella degli altri. Pertanto, nessun atto personale può prescindere da questo principio e in tal senso, ogni nostra azione deve tener conto se può limitare, alienare e/o compromettere la libertà di un nostro simile. Sapete come il parcheggio dell'auto sia un problema quando i posti scarseggiano e l'affannosa ricerca di un "loculo" dove posteggiare, sia sempre un'impresa titanica. Nel caso di parcheggio  affiancato,  perpendicolare o a spina di pesce rispetto al marciapiedi, allora siamo a stabilire nel caso non sembri molto spazioso,  se possiamo entrarci e se ciò fosse possibile, nasce la domanda: "E poi da dove esco?". Questa è una situazione molto ricorrente ed è quella su cui vorrei richiamare la vostra attenzione: acuita la vista per entrare nel posto, fatalmente siamo portati ad addossarci alla macchina che abbiamo alla nostra destra per guadagnare spazio per uscire, molte volte appiattendo (a riuscirci!?!?!) stomaco e pancia, dal nostro posto di guida. Una situazione che spesso capita e magari nelle città dove in centro scarseggiano i posti, è una delle "battaglie quotidiane" per chi è costretto a cercare parcheggio. La Cassazione, con la sentenza nr. 53978/2017, l'altro giorno ha stabilito chiaramente che è reato impedire alle macchine che ci fiancheggiano, il normale e corretto uso delle portiere. O meglio, preciso per chiarezza: è reato quando l'autista penalizzato dalla macchina troppo addossata alla sua, non può entrare dal posto guidatore, ma magari entrare dall'altro lato! No, l'alienazione e la violenza personale, quindi il reato, sussiste anche se il guidatore potesse entrare dall'altra parte; ovvero, se il lato viaggiatore fosse libero e consentisse, magari con un po' di ginnastica acrobatica, l'ingresso non si evita l'accusa. Il guidatore ha DIRITTO ad entrare solo dalla parte che lo riguardi. Perciò, prestate attenzione, date libertà innanzi tutto allo sportello guidatore della macchina che vi affianca nel parcheggio e se possibile, non vi addossate neanche all'altra auto alla vostra sinistra,  nel caso vi capitasse una corte intransigente e scattasse il reato per entrambi gli ingressi. Ora, a parte la sentenza che comunque si basa su principi legittimi e inviolabili, resta da capire con quale auto sarebbe opportuno frequentare il centro per trovare un parcheggio che non induca a commettere un reato: o parcheggiamo con un auto provvista di tetto apribile per uscirne dopo aver parcheggiato, oppure di un'auto con il portabagagli sgombro in modo tale da abbassare gli schienali posteriori, intrufolarci con sinuosità corporea nel cofano e indi poscia, uscire da dietro. Difficile vero? Allora la terza possibilità resta la  più praticabile: muoviamoci con i mezzi pubblici.