CARICO A CHIACCHIERE

CHI SONO I BULLI? I GENITORI SPOCCHIOSI


 Quando frequentavo la scuola media, se avessi riportato un sette mio padre mi avrebbe accusato di aver corretto il voto. Pertanto analizzava la pagella servendosi di una lente di ingrandimento per notare eventuali segni sospetti. Altri tempi è vero, ma i voti buoni sono stati sempre un miraggio per chi studiasse poco e fosse svogliato. Non è certamente il caso curioso dei genitori di un ragazzo studente presso l'Istituto Verga di Canicattì (Sicilia) che in sede di esami ebbe a conseguire un nove in una materia mentre, secondo il loro "insindacabile giudizio" avrebbe dovuto meritare un bel 10. Tanta la loro spocchia e sconfinata arroganza, che si sono rivolti al TAR per contestare il nove attribuito e richiedere di modificarlo in un bel dieci! Si può arrivare a tanto? Sì...ci sono arrivati e devo dire che la sentenza li ha smentiti pienamente. Ben vi sta! "Il voto finale di 9/10 si presenta, pertanto, coerente con quelli di ammissione e con quelli conseguiti nelle prove d'esame, tanto più che il voto di 10/10 presuppone il raggiungimento dell'eccellenza in tutte le prove". Giustamente con questa sentenza e prove alla mano, il TAR non ha potuto far altro che rigettare la richiesta dei genitori e imputare loro le spese del processo! Orbene, a prescindere dalla sentenza giusta e argomentata pienamente dalla corte, facciamo qualche considerazione su costoro, su papà e mamma di questo bravo ragazzo: i bulli sono stati loro con questo atteggiamento arrogante e pretestuoso, cosa credono di aver "insegnato" al figlio comportandosi così? Non si sono presi la briga di controllare le votazioni nel contesto dell'esame? Ammesso con la media di 9/10, lo studente ha preso un 10/10 in italiano, 10/10 in matematica, 8/10 in francese, 8/10 in inglese e 9/10 sul colloquio pluridisciplinare. Beh, andiamo su: bravissimo studente, ma la media del 10 non ci sta proprio visto che ci sono due "pessimi" otto che rovinano lui e la famiglia. La coerenza del TAR è mancata ai genitori, lasciano un brutto segno per l'educazione del ragazzo e specie quando sarà più grandicello, per lui cosa potrà significare bullismo a scuola, per strada e in società? E pensare che mio padre fosse certo delle mie "marachelle" : non ho mai falsificato i voti, né in pagella, né sui compiti in classe. Sapevo falsificare bene la sua riverita firma sulle giustificazioni e poi alle superiori anche quelle del vicepreside che era il vero direttore dell'Istituto poiché si occupava di tutto anche di visionare le giustifiche per le assenze. Altri tempi dicevo più su, ma oggi direi che siamo peggiorati, o no?