CARICO A CHIACCHIERE

CRACCO: IN PRINCIPIO FU L'AGLIO...


In fondo, nessuno pensa al libero arbitrio, ovvero: se Cracco cucinasse e preparasse nel suo ristorante in Galleria a Milano, i piatti soliti cosi come tradizionalmente si conoscono da tempo, chi lo giudicherebbe uno chef? La diatriba č tutta qua, ora tutti a criticare uno dei nostri chef che spopola in rete. La pizza napoletana, appena immessa nel suo prestigioso menų di cui parlai alcuni giorni fa,  costa servita al tavola 16,00 euro! E la madonna!!!! Appunto, a Napoli con 16 euro ne danno almeno tre di Margherite. Pertanto uno sceglie nella vita: vuoi provare la pizza di Carlo? Vai in galleria nel suo bellissimo locale e ti da...na' pizza, na' sberla di quelle chi ricorderai per tutta la vita. Ma fosse solo il prezzo il problema, c'č di pių: la massa č scura per l'intrusione di alcuni cereali, sugo molto denso (tipo ragų), mozzarella di bufala tagliata spessa che non fila nemmeno sotto la minaccia di una pistola, il basilico in semi invece che in foglie. La pizza č croccante ma a parte questo, null'altro ricorda la verace pizza napoletana. Insomma, la rete insorge, chi ha voluto provare quasi voleva i soldi indietro. Sedici euro spesi malissimo. Del resto non dimentichiamo che un menų assortito per provare le delizie della casa dagli antipasti al dolce, costa 190 euro!!!! In principio fu l'aglio in camicia messo nell'amatriciana che fece infuriare i diretti interessati, ora ci si mette anche il simbolo della italianitā. Che dire? Chi sa...sappia e si regoli! Io, come ebbi a dire, sono sempre nella pizzeria gių a casa mia. Pizza e birra a soli 8 euro.