CARICO A CHIACCHIERE

RINUNCIARE NOI? RINUNCIATE VOI!


  Ogni giorno dobbiamo confrontarci con realtà che vanno oltre il nostro quotidiano, la nostra vita e le nostre aspettative. Premetto che non ho nulla contro i gay, le lesbiche e le coppie che vanno formandosi in nome di una libertà vantata e ottenuta nel tempo. I diritti civili di costoro li riconosco e ritengo che in Italia si sia fatto abbastanza per regolarizzare le loro unioni, fermo restando la laicità del nostro stato. Certo, fosse per loro, dovremmo stravolgere millenni di storia, di etica, di antropologia, di religione cattolica cristiana e...non sarebbe mai abbastanza. I musulmani da noi in Italia, desiderano un posto nella nostra società civile a tutti gli effetti. Ebbene, quel "a tutti gli effetti", purtroppo suona male e qua nasce la discussione insistente e bella tosta. Ci volevano togliere il crocifisso dalle aule scolastiche, dalle stanze delle istituzioni e laddove fosse posto in vista tanto da poter offendere chi praticasse altra professione di fede. Allora, in primis, vogliamo ammettere che la maggior parte degli italiani sono cristiani cattolici? Vogliamo ammettere che se andassimo in un moschea o un luogo di preghiera musulmana, rispetteremmo le loro regole e norme? All'estero qualcuno di noi si prenderebbe mai la briga di insultare, con gesti plateali e parole offensive, altre religioni? E perché mai, noi che amiamo il nostro prossimo, i nostri fratelli e vogliamo condividere tutto il possibile con loro, dovremmo limitare i nostri simboli per evitare i "disturbi" di chi non li condivida e li accetti? Siamo a casa nostra e credo che la nostra sovranità ci permetta di decidere cosa fare. Li abbiamo accolti e li accettiamo sempre, diamo loro luoghi per la preghiera e non abbiamo alcuna remora nei loro confronti, quindi perché togliere i crocifissi? Superata questa questione già da un po', ora dovremmo abolire la festa della mamma e del papà! E perché? Perché danno fastidio ad un coppia gay che chiede di cancellarle a favore di una unica festa della famiglia reputata più inclusiva! Beh, possiamo fare altro per voi?  Da noi il papà e la mamma sono figure non negoziabili, incontrovertibili e incancellabili, fanno parte della nostra cultura millenaria e il vostro figliolo non dovrebbe avere problemi a frequentare i nostri asili con i nostri figli! Orbene, non vi basta? Non è sufficiente? Temete che  il bambino possa farsi strane idee, porvi curiose domande e magari riterrà nella sua ingenuità che i diversi siano tutti gli altri genitori? Coraggio, sarà un "Chicco di Grano" l'asilo di Roma che abbia accettato questa imposizione con la complicità politica del Municipio, ma i razzisti siete voi, proprio voi che volete impedire a noi di mantenere in vita due feste della nostra tradizione e della nostra libertà: quella del papà e quella della mamma; per ora funziona così, adeguatevi, non è un peccato, come non è peccato avere un figlio che sia con altri bambini all'asilo. Se farà domande precise, oggi o un domani, spiegategli come sia possibile averlo con voi e lui dovrà capire e... uniformarsi. Tutto qui, a ciascuno il suo e tutti insieme appassionatamente senza rinunce. Voi rinuncereste a qualcosa? Noi no: tifiamo per il naturale miracolo biologico della vita di coppia tradizionale.