CARICO A CHIACCHIERE

CHE C'E' DA MAGNA'? "ARIA FRITTA"


  Vi confesso con estrema sincerità che ho pensato al classico fake. Magari tendente alla presa per i fondelli, ovvero, un articoletto per paraculare l'ingenuo lettore. Il sospetto non poteva che essere legittimo visto che la proposta metteva spudoratamente in essere, una battuta popolare che spesso tutti usiamo: aria fritta. Dalla Treccani: "Parole o frasi vuote, inconsistenti, dichiarazioni o promesse non corrispondenti alla realtà, prive di fondamento, illusorie". Questo è il significato della espressione idiomatica e ce ne serviamo proprio per indicare il nulla, l'aleatorio, la mancanza di concretezza e di solida realtà in parole e fatti. "La servo sempre come antipasto per ricordare ai miei clienti che devono sempre cercare di riempire le loro vite di esperienze vere e non di futilità". Detta così uno si chiederebbe: "Ekkevordì???". A questo punto ho voluto rendermi conto di cosa volessi interessarmi e se ne valesse la pena. Ebbene, credo proprio che sia il caso di proporvi cosa abbia inventato questo grande chef italiano con tanto di ristorante stellato in quel di Castelfranco Veneto. Il nostro Nicola propone un piatto unico, leggero, un piatto di benvenuto nel suo prestigioso locale; "Aria fritta"  è il nome della pietanza e poiché sono certo che a parlarne non mi crederebbe nessuno a meno che non sappia già, passo a mostrarvi il breve video perché possiate ragguagliarvi direttamente ascoltando lo chef Nicola Dinato. Beh, raga' mi sembra interessante, fantasioso e originale come piatto di benvenuto.  Bravo Nicola, hai dato un senso positivo ad una frase che in realtà, altro non è che negativa e spregiativa se rivolta a cose, persone e fatti. Quindi prima di etichettare qualcosa o qualcuno con la battuta "Aria fritta", passate prima dal "Feva" pluristellato ristorante a Castelfranco Veneto. Dite che vi mando io.