CARICO A CHIACCHIERE

'NA VOLTA ALL'ANNO VIENE NATALE


 Beh, non so voi, ma per battere i nostri primati a tavola, ci vuole fegato...no no nel senso di coraggio, ma nel senso anatomico e biologico. Per non parlare dell'impennate del glucosio che in tracimanti e esondanti quantità, circonda il pancreas con assiduità: "Arrenditi!". Raga' ogni anno la stessa storia, eppure di buoni propositi per Natale ne facciamo tanti, siamo pronti da un paio di settimana a promettere mari e monti, macché, quando arriva la vigilia e si parte con la classica "tre giorni", è allora che il muro delle buone intenzioni giurate e spergiurate, si sgretola come fosse di sabbia. Ieri sera abbiamo chiuso, scusate l'eufemismo, abbiamo sospeso la grande abbuffata, ora cercheremo di riprenderci con una breve pausa, per la nuova grande avventura, più breve ma non meno intensa: Cenone e Capodanno! Non so se sopravviverò, non so se qualcuno accuserà una defaiances significativa, non credo proprio perché a volte entra in gioco l'orgoglio, la scuola della gola e delle prelibatezze che non si mangiano durante l'anno, ma quando arriva Natale... vale un sola regola: "Al mio segnale scatenate l'inferno". E così i milanesi forzati danno sfogo alla loro natura meridionale, i baresi residenti invece non avrebbero bisogno nemmeno di essere sollecitati. Vabbè, nonostante tutto, nonostante le abbuffate indicibili, è bello avere intorno al tavolo la mia famiglia, i miei cari e amati figli e nipoti. Oh, del resto la frase ricorrente per queste giornate è sempre la solita: "Oh Carle', 'na volta  all'anno viene Natale!". E meno male altrimenti non saprei che scusa troverebbero questi per abbuffarsi!