CARICO A CHIACCHIERE

IL MIO CUORE FA CIOCK!


   Lo so, siete tutti giovani quassù e son pochi i ragazzi anziani come me per riconoscere il "Grande Blek". Sono cresciuto con lui e con "Capitan Miki", "Akim" e il "Monello", "Cino e Franco" e "Tex Willer". Erano strisce o meglio, come le chiamavano allora quelli che parlavano bene, erano "strips": formato orizzontale alto 7/8 cm. e lungo 15/16 cm. Erano i nostri eroi, erano i miti dei nostri sogni e la fantasia ci portava a vivere le loro avventure come se fossimo noi i protagonisti. A proposito di questi cari e vecchi ricordi, fu proprio grazie a questi fumetti, dalla metà degli anni cinquanta in poi, che cominciammo a prendere confidenza con le famose esclamazioni onomatopee: "Sono parole o gruppi di parole invariabili che riproducono o evocano un suono particolare, come il verso di un animale o il rumore prodotto da un oggetto o da un'azione". Oggi, di queste espressioni che abbiamo conosciuto sui vari fumetti, libri, giornali e quant'altro, ne esistono più di  duemila e indicano sentimenti reali, emozioni e stati d'animo di un essere vivente. Da studi effettuati alcuni anni or sono, si rilevarono tredici situazioni emozionali che rappresentavano lo stato umano o animale del momento; oggi si contano ventiquattro stati diversi: un aumento rilevato da studi attuali tra gli anglofoni. Pertanto, allargato lo spettro emozionale, si incontrano espressioni onomatopee per il: "divertimento, rabbia, soggezione, confusione, disprezzo, contentezza, desiderio, delusione, disgusto, angoscia, estasi, euforia, imbarazzo, paura, interesse, dolore, realizzazione, sollievo, tristezza, sorpresa (positiva) sorpresa (negativa), simpatia e trionfo".Insomma, i fumetti sono vivi, sono attuali, cambiano i personaggi, i protagonisti e i loro amici, ma siamo ad arricchire il nostro lessico con le espressioni onomatopee che esprimono molto bene le nostre emozioni e i nostri sentimenti.