CARICO A CHIACCHIERE

IO NON CI STO!


  E  così in Liguria, presso il "Gran Caffè Rapallo", storicamente noto per le soste di grandi personaggi noti in tutto il mondo, sono entrati in servizio i primi due robot/camerieri della zona. Notizia accompagnata da immagini in tv, servizi sui giornali e in rete, insomma massima pubblicità per una nuova e attesa presenza. Li ho seguiti sui tg e devo dire che sono impeccabili: appena giunti dalla Cina, il titolare del bar, li subito testati mettendoli alla prova nel grande caffè. Ammetto che trattasi di vero....futuro, di un servizio per cui la curiosità è tanta. Servono al tavolo le "comande" e non si muovono fino a quando il cliente non tocca loro la mano per congedarli. E così via, poste le ordinazioni sul vassoio, si imposta il numero del tavolo e l'automa va! Se all'andata o al ritorno, incontrasse un umano sulla sua strada, esclamerebbe: "Signore, lei mi impedisce il passaggio", quindi la persona si sposta e il robot riparte. Non ho parole, mi esalto e mi compiaccio per la tecnologia che ormai dilaga e occupa spazi. A proposito di spazi: ovviamente non ho visto camerieri umani all'opera nel prestigioso caffè, solo due automi e niente personale interno addetto ai tavoli. Bene...anzi male: una chiara avvisaglia di quale sarà il nostro futuro ricco di automi pronti ad accenderci la sigaretta appena la scorgono tra le nostre labbra. Beh, scusate ma io no ci sto, non tanto per il lavoro sottratto a due umani, ma proprio per l'umano che mi manca. Ho bisogno di parlare con le persone, abbiamo tutti necessità di relazionarci, scambiarci frasi, ordinazioni, sollevare eccezioni; un cameriere che ti versa addosso qualcosa ci serve altrimenti come si fa a vivere questa vita già piatta e senza scosse? Dire che è troppo dolce o troppo salato ad un automa non è come dirlo a un uomo o una donna guardandolo/la negli occhi con un sorrisetto di rimprovero. Oppure encomiare un piatto, vantarne la bontà, come si fa con robot? Insomma "aridatemi" i camerieri, voglio parlare con loro, scherzare come faccio di solito quando sono in un posto, avere un rapporto personale e umano, uno di quelli di cui hanno goduto due grandi della letteratura proprio in quel caffè che hanno frequentato a loro tempo: Montale e Hemingway, due che seduti all'esterno del bar e consumando un caffè ammiravano il panorama sublime: il mare difronte a Rapallo. Chissà i camerieri di un tempo come avranno fatto tesoro delle loro osservazioni, delle loro battute e dei loro commenti. Io non ci sto, con i robot non ci parlo e non ci parlerò mai!!!!!