CARICO A CHIACCHIERE

BISOGNI E NECESSITA'


  Sembrerebbe uno di quegli oggetti strani proposti nel famoso programma "Telematch" in onda sulla RAI nel '56/'57 e condotto da Enzo Tortora, Renato Tagliani e Silvio Noto. Uno dei primi quiz televisivi che andarono in onda nei primi anni della tv italiana. Ero giovanissimo e lo ricordo molto bene. Mostravano un oggetto strano (ma di uso corretto) e gli telespettatori dovevano indovinare cosa fosse e a cosa servisse. Bene l'oggetto su in alto, non sembrerebbe molto strano ma sicuramente ricorda qualcosa, visto anche il luogo dove è stato fotografato. So che alcuni di voi un'idea già l'avrebbero, magari un'idea balzata in testa così d'emblée, ma se fosse quello che ho pensato anch'io, beh...non è un vibratore. Se ne è parlato recentemente, sembra sia molto utile e consente di eliminare, specie durante i viaggi, l'uso della carta igienica. Proprio così, l'arnese altro non è che un bidet portatile ed ecologico! Oltre oceano si consumano 36.5 miliardi di rotoli di carta igienica in un anno, per approntarli si abbattono ogni anno,  15 milioni di alberi. Un grosso spreco che colpisce il nostro equilibrio ecologico. E' per questo che l'americano Zack Levinson ha deciso di dare spazio alla sua intraprendenza creativa e con l'aiuto di fondi raccolti per queste invenzioni "salva il pianeta", ha ideato l'aggeggio utile. Il bidet lungo 22 cm. e largo 4 cm. contiene acqua che può essere ricaricata, funziona a batterie ricaricabili e ha autonomia per almeno una ventina di volte. Lo strumento spruzza fitti getti di acqua e serve per lavarsi senza pulirsi usando la preziosa carta igienica: tipo O, crespata fine, crespata ruvida, oppure tipo carta vetrata, secondo le personali necessità. Prodotto dalla Sonny sarà disponibile da dicembre e costerò intorno ai 90 dollari. Non posso dirvi altro, non so di più, non so nemmeno prevedere se avrà successo o meno e quindi devo chiudere il mio post senza aggiungere alcun elemento. Ma se l'uso certamente utile sarà limitato solo  per i viaggi o quando si sarà lontani da casa, non penso proprio che si possa contenere il numero dei rotoli che si consumano e il numero degli alberi da abbattere. Ho un amico che ha lavorato tutta la vita come capo area di una nota casa produttrice di carta igienica. Ora è in pensione e sollecitato più volte a cambiar lavoro perché meritava un settore più qualificato per la sua laurea, lui ci rispondeva: "Mi va alla grande questo lavoro e non mollo, ricordatevi che fino a quando la gente mangerà e defecherà, io venderò carta igienica senza avere cali nelle vendite". Beh...io gli ho creduto!