CARICO A CHIACCHIERE

ATTENTI A QUELLE DUE


  Da tempo ormai, ho mollato lo zapping che freneticamente esercitavo mentre guardavo la tv. Non avevo un canale fisso, non mi accontentavo mai di quello che seguivo e a volte ero cosi preparato sui programmi dei canali più importanti della nostra tv (rai e privata) che ero capace di rispondere in qualunque circostanza: "Sì, ieri sera l'ho visto!". Altri tempi, da tanto ho cambiato profondamente il mio orientamento, ho subito il malefico cambio della televisione di questi ultimi anni e francamente non sopporto più le trasgressioni, le litigate orrende e vigorose, le piazzate e il trash puro e consistente della tv privata in special modo. Cancellati quindi tutti quei programmi da spazzatura e improntati al talk/scontro, evitati gli schiamazzi notturni, sono e resto tutte le sere con mia moglie nella nostra grande cucina: ceniamo insieme, scegliamo insieme e fino alle 23.30 o giù di lì, seguiamo un film. Perché attenti a quelle due? Perché sono e non mi vergogno di ammetterlo, le nostre scelte prioritarie: non ci perdiamo i film della  Rosamunde Pilcher e della Inga Lindstrom, sul canale La5. Ditemi quello che vi pare, accetto critiche e mi stanno bene, i film tratti dai racconti delle due donne, sono banali, mielosi, ripetitivi nella narrazione e con i finali scontati. Ma ci piacciono quelle storie, ci rasserenano e ci conducono al torpore spirituale che ci fa star bene. Di quei film che io definisco "cartoline illustrate", ci ammaliano le ambientazioni: la Cornovaglia per la Pilcher e la vasta provincia della Svezia; luoghi incantevoli, bellissimi, spettacolari scorci mozzafiato e tanto, tanto sole. A volte mia moglie mi lancia occhiate di richiamo perché ogni tanto mugolo: "Azzarola! Avessi mai visto in questi film, brutte giornate, giornate poco soleggiate, nuvolose con minaccia di pioggia, macché, sempre sole, bel tempo e piacere di guidare belle macchine coupé e scoperte. Eppure sono zone nordiche, siamo quasi vicini all'estremo nord e un caxxo di maglioncino dovrebbe pur servire o no? No, tutti a mezze maniche nelle scene all'esterno e bei caminetti accesi all'interno vestendo abiti completi e tendenti alle stagioni più fredde. Pazienza, va bene lo stesso e quando non ci son film delle due "Liala all'italiana" scegliamo film romantici, d'amore e generosi nelle loro storie banali e con i loro finali ovvi. Dedichiamo tempo e visione anche ad alcune fiction di RAI 1 che seguiamo con interesse (ce ne sono), oppure a film drammatici e certi della loro qualità. Mi acculturo per la scelta seguendo il sito "Stasera in Tv", leggo le recensioni, scarto il trash e la sera credetemi, ci alziamo dalle nostre due poltrone, sazi e appagati. Non vedo l'ora che arrivino le feste natalizie per fare indigestione di tutti i film con gli alberi natalizi che subisseranno le reti tv: vecchi e/o nuovi ce li faremo tutti con arguta selezione. Ma perché poi ci piace tanto fare queste scelte? E' una domanda che ci siamo posti io e il mio 51%: cerchiamo calore in questi momenti particolarmente fragili e poco rassicuranti, spesso la visione serve a confortare i nostri stati d'animo. I film in particolare ci lasciano sognare, ci consentono immersioni fantastiche nelle storie che sono spesso banali perché molto più vicine alle nostre; storie d'amore dove tutti sono implicati, dall'amicizia alla famiglia, c'è una traslazione dei personaggi che invadono le nostre vite e noi con piacere immenso e nonostante i luoghi comuni, accettiamo questi trapassi provando belle emozioni. La leggerezza e la semplicità delle storie sono invitanti proprio per questo e credetemi, di film impegnati da coinvolgere cervello e pathos da tritare e tribolare, non ci va più. Siamo troppo vecchi per quelli e abbiamo già dato. La spensieratezza ci serve e andiamo a cercarla tutte le sante sere.