CARICO A CHIACCHIERE

AVETE DOMANDE DA PORRE?


  Siamo al colmo dei colmi: se accadesse che questa iniziativa prendesse piede, si divulgasse e si estendesse dappertutto sul globo terrestre, allora sarebbe la fine della libertà. Per essere più precisi, la libertà di porre domande...a prescindere. A Denver città del Colorado (USA), c'è un noto ristorante in attività da oltre vent'anni, il "Tom's Diner", un posto molto frequentato e meta di tanti clienti. In questi giorni si è infiammata la rete per un piccolo dettaglio apparso su un suo scontrino fiscale. Lo vedete su in alto e noterete l'ultima voce elencata: 0,38 centesimi di dollaro così giustificati: "domanda stupida". Ekkevordì? Trattasi di una portata così chiamata e consumata al tavolo? Effettivamente al tavolo è stata "consumata", ma non trattasi di cibo o altro commestibile, bensì e alla lettera, trattasi di una domanda sciocca rivolta al cameriere! Ari..ekkevvordì? Semplice: così come indicato sul menù e così come avviene sin dalla fondazione del noto locale, la originale iniziativa è tale per cui ogni domanda stupida rivolta al cameriere, costa appena 0,38 cent cadauna, se ne...cadono due, sono 0,76 cent. Pertanto, così come spiegato dal titolare del ristorante, mantenere questa iniziativa esperita dallo zio che avviò l'attività, è motivo per relazionarsi con i clienti e avviare un rapporto simpatico e intriso di leggerezza, senza imbarazzare nessuno. Beh, mi piace questo modo di proporsi e di rapportarsi specie con quei tavoli dove più persone (comitive numerose) sono sempre divertenti, un po' chiassosi e con toni di voce più alti di qualche decibel rispetto alla norma. Sapete come funziona: c'è sempre il cameriere che si adegua, entra in sintonia con i clienti e da quel momento tutto è consentito. Ma al Tom's Diner, tutto è permesso e proprio per questo motivo, fatalmente capita che al tavolo affollato, ci sia il solito imbranato (o presunto tale) che per celia ponga una domanda stupida, del tipo: "Scusi cameriere, ma nel sushi c'è anche il pesce?". Beh a quel punto i 38 centesimi ci stanno tutti! Mi vien da ridere al pensiero di Di Maio seduto al tavolo del ristorante e costretto ad un rogito notarile per tutte le domande stupide poste al cameriere! La rete è impazzita per questa notizia che in breve ha fatto il giro del mondo: io la condivido, mi piace l'idea e magari tacitamente è un modo per essere corretti, non porre domande sciocche e dialogare, divertendosi con il cameriere ben disposto. Peccato che Denver sia lontana, altrimenti una delle prossime uscite dei "4+4 dell'Ave Maria" sarebbe proprio con destinazione "Tom's Diner". Magari ci divertiamo tutti e quel sovrapprezzo di 38 centesimi di dollaro lo darebbero a noi per ogni risposta data a domande del cameriere. Hai visto mai Carle'?