CARICO A CHIACCHIERE

FOOD DELIVERY E SAI COSA MANGI! O NO?


  Non sono passati molti anni da quando le prospettive erano solo un paio: le serate con gli amici o si trascorrevano fuori in pizzeria oppure a casa, ordinando le pizze presso quei locali che offrivano il servizio a domicilio. Si ordinavano le pizze e si ricevevano dopo...tre ore! Un classico contrattempo ricorrente e con un prezzo da pagare: la pizza non solo aveva il sapore del cartone/contenitore, ma non era mai gustosa da mangiare come fosse sul tavolo della pizzeria...appena servita. Allora, quale era la soluzione? Far da se, preparare qualcosa e procedere tranquillamente. Non nascondo che per anni e anni io e i miei soliti amici, lo abbiamo fatto sempre con piacere quando non ci andava di uscire: si decideva a casa di chi riunirsi e le quattro mogli, si attivavano per approntare tavolate ricche e gustose. E' durato per moltissimo tempo tutto ciò: pensando alla nostra amicizia ultra cinquantenaria, le occasioni non sono mai mancate e i risultati ci hanno sempre soddisfatti. Oggi, purtroppo, per una serie di ragioni e per obblighi familiari incombenti, abbiamo ridotto quel ménage e ci siamo ridotti a riunirci solo per compleanni e onomastici. Tutti presi dai figli e dalle loro famiglie che crescono, dai nipotini e dagli acciacchi che inesorabilmente ci assediano: il climaterio ci circonda, l'alzheimer ci assale, l'andropausa e la menopausa ci costringono sugli spalti, insomma, è difficile difendere il fortino! Cosa è cambiato intanto? Le offerte sono aumentate, la voglia di uscire c'è sempre, come pure la voglia di restare in casa e ordinare tutto ciò che passi per la testa: "Pizza a domicilio", "Sushi a domicilio", "Kebab a domicilio", "Frittura di pesce a domicilio", cibo a volontà sempre pronto e veloce con i riders che volano per le strade come frecce. Già, le mode cambiano, le esigenze pure e il "cotto e mangiato" diventa sempre più pressante. Noi amici no, non siamo per questo genere di alimentazione che ora sembra avere scimunito tanti che non vogliono più cucinare. Già abbiamo le ore contate, se poi vogliamo star a tavola con gusto e voglia di star insieme, il cibo lo cuciniamo noi, senza scorciatoie e senza la partecipazione di terzi. Posso capire le necessità, ma sembra che sia più una moda, più una tendenza che vero e proprio bisogno per chi sia impossibilitato a preparare. Vabbè, ormai nessuno può fermare il tempo, però si può scegliere e qualcosa ancora ci resta da fare: buttar giù du' spaghi e mangiare con la voglia di sempre. Non si cimenta più nessuno in cucina: eravamo molto volenterosi (anche noi maschietti), pronti alla bisogna e soprattutto, lieti di stare insieme a tavola, la nostra tavola, con il nostro cibo! Poche occasioni ormai, ma almeno finché potremo fare a meno del "Food Delivery"  non ne parliamo proprio! Quando ci saremo ritirati tutti a "Villa Arzilla" per trascorrere i nostri ultimi giorni, allora arriveremo al cibo ordinato fuori! Sempre meglio del cibo dell'ospizio!!!!