CARICO A CHIACCHIERE

SIAMO ALLA RESA DEI CONTI


  Con l'apertura della fase 2, avremo certo alcuni vantaggi ma nel contempo, potremo cominciare a toccar con mano quanto possa essere accaduto nelle case italiane a proposito di violenze sulle donne. Sospettavamo che molti casi non sarebbero stati denunciati immediatamente: rimanere in casa con il "mostro" appiccicato addosso, per una donna anche ben intenzionata a denunciare, sarebbe diventato difficile solo sfiorare il telefono. Oggi con le prime uscite autorizzate, qualche segno, qualche indizio sarà possibile raccoglierlo: chi avrà coraggio sarà in qualche caserma, dopo aver detto al maschio manesco: "Esco a far la spesa". Anche da noi in Italia, dopo altre nazioni che hanno provveduto molto prima, sarà possibile usare un più cauto intervento. Sarà sufficiente entrare in una farmacia e chiedere una mascherina 1522. E' la password per entrare in sintonia con il farmacista che appena ascoltato il numero, comprende che si trova dinanzi una donna che ha bisogno di aiuto per le violenze subite. Questo è l'accordo nato tra i tanti centri antiviolenza e tutte le farmacie italiane. Non c'è dubbio che la lunga quarantena abbia generato problemi gravi: l'uomo manesco più tempo ha a disposizione con la "sua" donna e più mena. E non sappiamo ancora quante siano in quasi due mesi le donne che abbiano subito botte da orbi supinamente e impaurite dalle conseguenze. Speriamo bene e  auguriamoci di trovare nel numero 1522 parte della risoluzione del problema. Concludendo, non è solo un numero di telefono ma un "codice" che chi sa e lo conosce, ha un grandissimo valore sociale e civile. Non scordiamoci le donne vittime dei soprusi, delle violenze gratuite e dell'annientamento della loro dignità.