CARICO A CHIACCHIERE

E VAI COL...ROSSO!!!


  Per essere brevi: nel 3000 A.C. ha inizio l'età del rossetto. A' Carle' non la puoi fare più breve la storia? Dopodomani, scriverò un altro post. Raga', se cominciate a interrompere, veramente non la finiamo più, lasciatemi almeno dire che la storia del rossetto ha inizio proprio con gli egizi e i loro usi e costumi. Il particolare che più interessa è che questa "moda" non ha mai, nonostante il lunghissimo tempo trascorso poiché parliamo di evi e evi, non ha mai avuto vita facile: attraversando la storia, si riscontrano momenti più bui degli altri, oppure momenti di assoluto risalto nelle varie società che si sono susseguite. Pertanto, a volte veniva usato nel contesto dei vari make up di cui le donne si servivano, altre volte invece, il rossetto era appannaggio di ceti sciali più bassi e meno abbienti. Insomma, per arrivare all'età moderna, i cambi delle mode si sono accorciati e in breve si passava da una tendenza all'altra, mentre i millenni si sono inseguiti. Eppure quel "rosso fuoco", quello che più di altre colorazioni nuove, quelle create da stilisti, dai maghi del make up femminile, è e rimane, il must per eccellenza: una donna può avere assortimenti ricchi di colorazioni nuove e attizzose, ma il rosso fuoco, non mancherà mai nelle loro trousse. A volte basta solo un tocco di quel rosso che il volto femminile sembra tutto truccato. Il rosso denota positività, ottimismo, autostima e piena apertura verso i propri simili. La donna può vestirsi come le pare, assumere carattere e personalità  appariscenti e vistosi, ma se c'è il rossetto rosso fuoco, l'uomo (ma anche le altre donne) è principalmente colpito dalle labbra carnose  e volitive: è come incrociare una vettura che procede in senso contrario con gli abbaglianti accesi: ci da fastidio, ma restiamo affascinati! Intendiamoci, gli alti e bassi vi sono sempre e continueranno ad esserci, andremo avanti ancora per millenni con i rossetti che cambieranno composizioni e materie prime, ma quel rosso fuoco, quell'essere egemonia assoluta della donna che lo indossa, resterà sempre un punto di riferimento ineludibile. A tal proposito c'è da riscontrare che il suo uso specifico, si è allargato, specie negli ultimi tempi, in tutti gli strati sociali, economici, finanziari e politici. Infine vi ricordo che è il vettore, il traino principale dell'emancipazione femminile laddove, la donna ha da affermare ancora la sua parità di genere: sarà anche rosso fuoco e...sangue, ma così sarà alla fine, con buona pace dei maschietti.